I giovani degli oratori e i loro animatori saranno presenti davanti ai principali supermercati sabato 6 aprile per raccogliere viveri e materiali di prima necessità per chi ne ha più bisogno. Torna “Con le mani in pasta”, un’iniziativa avviata dieci anni fa in Vallagarina che si è poi diffusa in tutta la diocesi di Trento con l’organizzazione della Caritas, della Pastorale giovanile e dell’Associazione Noi.
L’anno scorso erano stati coinvolti nella raccolta circa 1.500 giovani dalla terza media in su. Quest’anno hanno aderito all’iniziativa tutte le zone pastorali: i gruppi di ragazzi degli oratori che parteciperanno a “Con le mani in pasta” saranno riconoscibili grazie all’inconfondibile maglietta azzurra che negli anni è diventata un simbolo della raccolta.
Ad ispirare l’iniziativa sono le parole scelte da papa Francesco per l’omelia della Giornata mondiale dei poveri 2021. “Non possiamo limitarci a sperare, dobbiamo organizzare la speranza”, disse il Papa riprendendo una frase di don Tonino Bello. “Se la nostra speranza non si traduce in scelte e gesti concreti di attenzione, giustizia, solidarietà, cura della casa comune, le sofferenze dei poveri non potranno essere sollevate, l’economia dello scarto che li costringe a vivere ai margini non potrà essere convertita, le loro attese non potranno rifiorire”, affermò in quell’occasione papa Francesco. “A noi, specialmente a noi cristiani, tocca organizzare la speranza – bella questa espressione di Tonino Bello: organizzare la speranza -, tradurla in vita concreta ogni giorno, nei rapporti umani, nell’impegno sociale e politico. E sta a noi anche superare la tentazione di occuparci solo dei nostri problemi, per intenerirci dinanzi ai drammi del mondo, per compatire il dolore”.
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