Nella settimana compresa tra il 4 e l’8 marzo sono in programma le attività annuali di manutenzione dei dispositivi di apertura della galleria Adige-Garda.
L’obiettivo è di verificare e garantire l’efficienza dell’opera che serve a ridurre la portata di piena del fiume Adige, riversandone una parte nel lago di Garda. Utilizzato 13 volte a partire dagli anni Sessanta (l’ultima il 31 ottobre 2023 in piena emergenza meteo), il tunnel scolmatore artificiale garantisce la sicurezza degli abitati della parte meridionale del Trentino e soprattutto della città di Verona.
Le attività di manutenzione – con il sollevamento delle paratoie in modalità alternata – saranno concentrate in poche ore e consentiranno di verificare la funzionalità e l’efficienza di tutte le componenti (meccaniche, elettroniche, hardware e software). Prima dell’apertura delle paratoie è prevista l’asportazione meccanica del materiale fangoso e limoso che si è accumulato nel bacino di ingresso a Mori per ridurre le dimensioni del “pennacchio” che si genererà allo sbocco della galleria nel lago di Garda.
Le attività di manovra prevedono dapprima l’apertura delle 4 luci, una alla volta, per circa 10-15 minuti, con portata media di circa 25 metri cubi al secondo; successivamente si procederà all’apertura contemporanea di tutte e quattro le paratoie per una decina di minuti, raggiungendo una portata massima di circa 100 metri cubi al secondo. Le operazioni di apertura delle paratoie durano in totale 4-5 ore, e comportano l’immissione nel lago di Garda di una contenuta quantità d’acqua mista a limi e sabbie, che in considerazione della loro leggerezza generano un temporaneo “pennacchio” sulla superficie del lago, salvo poi affondare nelle sue acque.
Il tutto avviene nel rispetto di precisi protocolli e procedure, tra cui il monitoraggio garantito dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) che esegue controlli sulla qualità delle acque sia del fiume Adige che del lago di Garda. Poiché le manovre per la manutenzione della galleria avverranno in un periodo nel quale il livello del lago risulta ben superiore allo zero idrometrico – in conseguenza delle recenti abbondanti precipitazioni – va precisato che le manovre comporteranno l’immissione nel Garda di circa 340 mila metri cubi d’acqua, con un innalzamento del livello dello specchio d’acqua nell’ordine del millimetro, quindi praticamente impercettibile.
Durante il periodo di svolgimento sono vietate la navigazione e le attività in genere sul lago di Garda per un raggio di 200 metri dallo sbocco della Galleria Adige-Garda. Il presidio ed il controllo sono garantiti dal personale del Corpo forestale del Servizio Bacini montani e della Stazione forestale di Riva del Garda, in collaborazione con la Guardia costiera e i Vigili del fuoco volontari di Nago-Torbole e Riva del Garda.
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