Resterà esposta ancora fino al 26 febbraio al Museo del Castello del Buonconsiglio una delle opere più significative della mostra “Museo Anno Zero. Opere recuperate 1919-1923”. Si tratta della preziosa pergamena del 1339 con la quale il re Giovanni I di Boemia concesse al principe vescovo di Trento Nicolò di Brno l’utilizzo dell’aquila di San Venceslao come stemma ufficiale del Principato, ed è una delle opere più importanti della speciale esposizione, anche perché non viene quasi mai concessa in prestito dall’Archivio di Stato di Trento, dove è conservata.
Lo stemma con l’aquila compariva fino al XIV secolo nella rappresentazione del santo protettore della chiesa boema Venceslao ma fu dismesso alla morte dell’ultimo erede Venceslao III, così lo stemma rimase vacante fino a quando venne assegnato appunto all’episcopato tridentino in nome dei buoni rapporti con il regno di Boemia. Simbolo di identità culturale e storica l’immagine fu scelta come stemma anche dalla Provincia autonoma di Trento nel 1988. Nell’Ottocento la pergamena migrò prima a Vienna e poi ad Innsbruck e solo nel primo dopoguerra venne riportata a Trento assieme alle numerose opere d’ arte recuperate da Gerola in territorio austriaco.
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