Fiavé ritorna al voto per rinnovare la rappresentanza comunale. Avendo interrotto la legislatura 2020-2025 a causa delle dimissioni per motivi di salute della sindaca Nicoletta Aloisi, gli elettori del Comune di Fiavé torneranno al voto nella tornata del prossimo 25 febbraio per il rinnovo del Consiglio comunale. Lo scenario rispetto al 2020 è cambiato parecchio: mentre si conferma la presenza alla consultazione della lista che aveva fatto la minoranza nella legislatura interrotta, “Fiavé tra Dolomiti e Garda”, non compare più la formazione che aveva detenuto il ruolo di maggioranza, “Rinnoviamo con voi” guidata dalla sindaca Nicoletta Aloisi. Al suo posto compare una lista nuova, anche nella denominazione, “Fiavé futura”, anche se a guidarla è un membro della passata giunta comunale, vale a dire Luca Calvetti (classe 1978), dipendente delle Cartiere del Garda già assessore comunale allo sport e patrimonio. nella passata consiliatura. Dovrà vedersela con la vecchia minoranza, guidata da Beniamino Bugoloni (classe 1949), funzionario di banca in pensione, soprattutto sindaco per due volte consecutive, dal 1985 al 1990 e dal 1990 al 1995.
Ai due candidati sindaco abbiamo posto alcune questioni.
Continuità o discontinuità con la precedente amministrazione?
Luca Calvetti: “Discontinuità. Il gruppo ha sviluppato una propria volontà e visione di Fiavé che potremmo definire progressista, e si discosta dalla precedente più tradizionalista e granitica. Per fare un esempio concreto, nel precedente gruppo ho sollevato alcune questioni urgenti e fondamentali, paragonabili per importanza all’acquedotto, che non possono essere ulteriormente rimandate. Queste sono cruciali non solo per la vita quotidiana, ma anche per attirare una vasta e diversificata popolazione che cerca tranquillità e benessere nel nostro piccolo centro. In particolare, penso alle persone che lavorano da casa, come i liberi professionisti, ma anche a coloro che offrono servizi complementari alla nostra offerta turistica e museale. Un esempio emblematico è la possibilità di servizi come la realtà aumentata presso il nostro sito archeologico, piuttosto che pensare alla futura telemedicina. Sì, sto parlando di telecomunicazioni. Rete cellulare e fibra ottica sono le due facce della stessa medaglia, essenziale per il nostro progresso. Nel 2024, l’Italia ospiterà il summit internazionale G7 sull’intelligenza artificiale e Trento è candidata ad ospitarlo, in Val di Non verrà inaugurato un data center interamente trentino. Ecco, in questo contesto, ritengo sia impensabile che in alcuni centri, sia ancora impossibile effettuare una telefonata di emergenza”.
Beniamino Bugoloni: “Per quanto riguarda la continuità faremo un’attenta ricognizione di due lavori in programmazione da parte della passata Amministrazione: la prima è il parcheggio al cimitero di Fiavè, opera che condividiamo ma che intendiamo variare eliminando il traffico agricolo davanti alla chiesa, per il quale proponiamo di realizzare a sud del cimitero nuova viabilità collegando la strada comunale alla strada interpoderale che va verso la campagna ed il biotopo. La seconda è la piastra del ghiaccio, opera finanziata in parte dalla Comunità di Valle e per la quale è in corso la progettazione che seguiremo con la massima attenzione, onde perseguire il massimo risultato possibile in termini economici ma soprattutto avendo riguardo ai futuri costi gestionali dell’impianto. Per tutto il resto riteniamo che la discontinuità sia doverosa: noi proponiamo una gestione del Comune che abbia nella trasparenza e nella partecipazione di tutti la sua peculiarità. Quindi massimo dialogo con la popolazione, le Associazioni di volontariato, la Pro Loco, le ASUC e tutti i portatori di interesse che operano nella nostra Comunità.
Unificazioni tra Comuni, cosa ne pensa?
Calvetti: “Non è da escludere a priori, non è da farsi frettolosamente. Se sarà, allora lo affronteremo con dignità e fermezza, assicurandoci nelle trattative una rilevanza significativa e proporzionale al territorio. Inoltre, dovrà essere una strada condivisa dalle parti in causa: tutti a remare nella stessa direzione. Ma, fino ad allora, dobbiamo concentrarci sul valorizzare le nostre eccellenze. Ciò include la promozione del sito palafitticolo, le produzioni artigianali, industriali e agricole, nonché le attrattive naturali, la Camerona, la cascata Saiant, i monti Misone e Cogorna. E la Pineta.
Bugoloni: “Premetto che un’eventuale proposta di unificazione a due e/o tre Comuni deve passare da un Referendum e quindi si devono fornire ai cittadini tutti gli elementi indispensabili ad un’attenta scelta. Altre realtà, simili alla nostra, hanno intrapreso con successo, salvo qualche scompenso iniziale, la strada dell’unificazione. Compito dell’Amministrazione sarà fare un’analisi approfondita di tutti gli aspetti economico/finanziari che possano indurre il Consiglio Comunale a decidere se avviare o meno un iter di unificazione con uno o più Comuni limitrofi”.
Com’è il clima attorno a queste elezioni?
Calvetti: ”Sereno. Almeno in principio ho notato una certa rilassatezza. Fino a poco fa non ero neppure certo vi sarebbe stata una seconda lista, ma all’improvviso, su il “T” un articolo annunciava come candidato sindaco una figura molto nota: Beniamino. Tuttavia di lui sindaco ricordo poco. Forse perché ero troppo giovane, o forse i programmi politici non erano così coinvolgenti come lo sono tuttora. Ebbene, l’articolo ha effettivamente risvegliato l’interesse dei fiavetani, ha dato nuovo slancio al prossimo periodo ed una cosa è certa: sarà una bella sfida!”.
Bugoloni: “Il clima elettorale è sempre, ed in ogni Comune, caratterizzato da confronti accesi e discussioni anima-te. Ciò è positivo perché stimola la partecipazione dei cittadini, bisogna però mantenere il rispetto dei principi della convivenza civile. Da parte nostra l’impegno è riferire alla popolazione informazioni puntuali sull’attività svolta dalla precedente amministrazione e sul nostro programma per la prossima legislatura”.
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