Sarà l’Irlanda il Paese ospite alla 72esima edizione del Trento Film Festival in programma nel capoluogo dal 26 aprile al 5 maggio.
“Destinazione Irlanda” è stata presentata a Trento, a palazzo Roccabruna. Non verranno proiettati solo documentari e film a soggetto ma sono in programma anche incontri, presentazioni di libri, appuntamenti gastronomici e un concerto a tema di Cisco, già frontman dei Modena City Ramblers. Dopo i saluti del padrone di casa, Gianni Bort, presidente della Camera di commercio, è intervenuto Mauro Leveghi, presidente del festival. “I dieci giorni di film, ma non solo, saranno un occhio attento sulle montagne del mondo – ha detto – Espressione di una cultura del limite, tanto più necessaria e ineludibile adesso, in un mondo al centro di cambiamenti climatici epocali”.
Il neo responsabile della programmazione cinematografica, Mauro Gervasini, ha aggiunto che “si potrà vedere una quindicina di lavori, tra documentari e film a soggetto, di cui alcuni in anteprima italiana”. Tra questi, “Lakelands” di Robert Higgins e Patrick McGivney sul calcio gaelico e il poliziesco “Barber” di Fintan Connolly. “Una donna che volge le spalle e guarda lontano”, ha sottolineato la direttrice Luana Bisesti, è invece al centro del manifesto del festival. E’ stato realizzato dall’artista ligure Ludovica Basso, in arte Clorophilla. Intervenuta da remoto, Basso ha detto che “l’intenzione era quella di trasmettere una sensazione di pace e serenità e invitare alla contemplazione della natura, forza creatrice che ci accoglie e protegge”. Elisabetta Bozzarelli, vicesindaca di Trento, ha detto che “la città è in armonia con il festival” mentre l’assessora provinciale alla cultura Francesca Gerosa ha affermato che “il festival è espressione di una cultura di montagna aperta al mondo”. Prossimamente l’intero programma del Trento Film Festival sarà presentato a Milano.
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