A febbraio torna “Persone che scavalcano muri”, il corso di formazione sulle migrazioni forzate organizzato dal Centro Astalli Trento. Sei serate per conoscere il fenomeno, ascoltare le storie delle persone migranti e capire come essere cittadini attivi. Tra gli ospiti, Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale, Fatemah Sultan, attivista pakistana di Fridays for Future, e una rappresentanza del cast del film “Il legionario”, che ha ottenuto il premio Pardo per la miglior regia esordiente al Festival di Locarno del 2021.
I sei incontri si svolgeranno dal 22 febbraio al 28 marzo in Via dei Paradisi 4, presso il compendio delle Canossiane di Piazza Venezia, a Trento. Le serate cominceranno alle 20.30 e si protrarranno per un paio d’ore, con la possibilità di dialogare e fare domande agli ospiti. È possibile partecipare al corso sia in presenza che a distanza, sulla piattaforma Zoom.
“I migranti scappano per povertà, per paura, per disperazione. Al fine di eliminare queste cause e porre così termine alle migrazioni forzate è necessario l’impegno comune di tutti, ciascuno secondo le proprie responsabilità. Un impegno che comincia col chiederci che cosa possiamo fare, ma anche cosa dobbiamo smettere di fare”. Scriveva così, Papa Francesco, per introdurre la Giornata mondiale del rifugiato dello scorso giugno. Povertà, paura, disperazione sono solo alcune delle tante cause che ogni anno costringono milioni di persone a lasciarsi alle spalle le proprie case, i propri affetti, un pezzetto di cuore e della propria storia. Solo nel 2023, in giro per il mondo, il dato delle persone migranti forzate ha toccato i 114 milioni.
In Trentino arriva un granello di sabbia di questa umanità in fuga, alcune persone sono accolte nei progetti di accoglienza, altre riempiono una lista d’attesa che raccoglie nomi, cognomi e vite di chi è costretto a dormire in strada fino a quando si libera un posto a cui avrebbe diritto. Cosa si sa di questo fenomeno complesso? Poco. E quel poco spesso è inquinato da propaganda e strumentalizzazioni. Ecco la ragione per promuovere un corso aperto alla cittadinanza.
Di seguito, il programma di massima dei sei incontri.
Giovedì 22 febbraio alle 20.30: come si narra e come si ascolta una storia di migrazione con l’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano e le voci della direttrice Natalia Cangi, di Massimiliano Bruni e di due narratori migranti.
Venerdì 1 marzo alle 20.30: cosa ci aspetta, nel 2024, sul fronte delle migrazioni forzate. Annalisa Camilli, giornalista di “Internazionale”, scatterà una fotografia del fenomeno, approfondendo le ragioni di chi scappa e l’inefficacia del pugno duro come strategia di deterrenza dei flussi migratori.
Giovedì 7 marzo alle 20.30 Fatemah Sultan, attivista climatica pakistana, e Tommaso Sbriccoli, antropologo e ricercatore dell’Università di Siena, tracceranno una linea di collegamento tra il Pakistan e l’Italia raccontando perché una generazione intera è in fuga dal Paese.
Giovedì 14 marzo alle 20.30: Europa e Italia, norme, leggi e regolamenti che definiscono il fenomeno migratorio, con Erminia Rizzi e Ulrich Stege di ASGI-Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione.
Giovedì 21 marzo alle 20.30: come funziona l’iter dell’asilo in Italia e perché in Trentino ci sono tante persone escluse dal sistema di accoglienza, con Chiara Lucchini e Corrado Consoli, responsabili dell’area legale e dell’area marginalità dell’Asgi.
Giovedì 28 marzo alle 20.30: stereotipi e cinema, proiezione del film “Il legionario”; a seguire, il Hleb Paopu e Germano Gentile, rispettivamente regista e attore protagonista del film, dialogheranno con Katia Malatesta di Religion Today e Forum Trentino per la pace e i diritti umani.
È possibile iscriversi, partecipando in presenza o online, fino a domenica 18 febbraio 2024. Maggiori informazioni sul sito dell’associazione: centroastallitrento.it.
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