La Buona Novella di Fabrizio De André al Sociale di Trento con Neri Marcorè 

Approda al al Teatro Sociale di Trento, da giovedì 8 a domenica 11 febbraio, il secondo anno di tour dello spettacolo La Buona Novella, la coproduzione Teatro Stabile di BolzanoTeatro CarcanoFondazione Teatro della ToscanaMarche Teatro e Teatro Nazionale di Genova che vede Neri Marcorè interpretare il primo concept album di Fabrizio De André.

Di taglio esplicitamente teatrale, costruita quasi nella forma di un’Opera da camera “La Buona Novella è il primo concept-album dell’autore, con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale. Prosa e musica, perciò, sono montati in una partitura coerente al percorso tracciato dall’autore nel disco del 1970. I brani parlati, come in un racconto arcaico, sottolineano la forza evocativa e il valore delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria.

La Buona Novella” è uno spettacolo pensato come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che alterna e intreccia le canzoni di Fabrizio De André con i brani narrativi tratti dai Vangeli apocrifi cui lo stesso autore si è ispirato: dal protovangelo di Giacomo al Vangelo dell’Infanzia Armeno a frammenti dello Pseudo-Matteo. “Compito di un artista credo sia quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando però gli strumenti dell’arte: l’allegoria, la metafora, il paragone”. Questa dichiarazione di De André è emblematica di come l’autore si sia posto, in tempi di piena rivolta studentesca, nei confronti di un tema così delicato e dibattuto dal punto di vista politico e spirituale.

«Con Neri Marcorè abbiamo scandagliato per anni il teatro canzone di Gaber, e già ci confrontammo con i materiali di Faber in un altro spettacolo, Quello che non ho, che intrecciava i pensieri e le canzoni di De André con gli scritti di Pasolini. Arrivare a “La Buona Novella” ci sembrava inevitabile» scrive Giorgio Gallione, regista e drammaturgo dello spettacolo. «Qui ci appoggiamo inoltre ad un nuovo, efficacissimo arrangiamento di Paolo Silvestri […] e ad un ensemble di musicisti e cantanti fortemente virato al femminile: Giua (voce e chitarra), Barbara Casini (voce, chitarra e percussioni), Anais Drago (violino e voce), Francesco Negri (pianoforte) e  Alessandra Abbondanza (voce e fisarmonica), come a dire che “La Buona Novella” tratta certo della Passione di Cristo (per De André il più grande rivoluzionario di tutti i tempi), ma la racconta anche e sorprendentemente dalla parte di Maria, madre bambina inconsapevole e prescelta prima, straziata e piangente mater dolorosa poi. […]. La teatralità, molto vicina ad una Sacra Rappresentazione arcaica e laica, l’abbiamo ricercata anche nell’impianto scenico, magicamente suggestivo, creato da Marcello Chiarenza. Una sorta di installazione mobile che rimanda simbolicamente a luoghi e sentimenti, reinterpretandoli poeticamente quasi in forma allegorica».

Per l’occasione, inoltre, nel Foyer del Teatro tornano gli appuntamenti dedicati agli approfondimenti con i protagonisti della Stagione 23-24, realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento e la Fondazione Museo storico del Trentino: venerdì 9 febbraio alle ore 17.30, il prof. Emanuele Curzel (Università degli Studi di Trento) incontrerà il cast dello spettacolo.

I biglietti sono acquistabili online su www.boxol.it/centrosantachiara/it e presso le Casse del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara. Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it o chiamare il numero verde 800013952.

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