Sono sette le persone denunciate al termine dell’indagine, durata due mesi, portata avanti dai militari delle Stazioni Carabinieri di Madonna di Campiglio e Carisolo, coordinati dal Comando Compagnia Carabinieri di Riva del Garda, sulle truffe delle false case vacanza offerte in locazione su internet, attraverso i classici siti di affitto e le piattaforme più rinomate, ma anche sui più comuni social-network.
“Basta una semplice fotografia con l’immagine accattivante di un appartamento, un prezzo alettante e il gioco è fatto: iniziano le trattative, vi è uno scambio amichevole di informazioni (tramite WhatsApp) e si giunge a un accordo, con il pagamento di una caparra e l’invio di un contratto – spiegano i Carabinieri -. Dopo aver effettuato il versamento, però, il sogno di una vacanza sulla neve svanisce: l’inserzionista scompare e il trucco è svelato. A volte l’amara sorpresa la si ha soltanto nel momento in cui si raggiunge l’agognata meta turistica, scoprendo che la casa vista nelle foto non esiste o comunque non è disponibile”.
I Carabinieri hanno intrapreso delle indagini accurate per individuare gli annunci “sospetti” richiedendone l’oscuramento; quest’azione ha sicuramente impedito che tanti ignari vacanzieri potessero cadere nello stesso tranello. Quindi, traendo spunto dai numeri di telefono e incrociando i dati a livello nazionale, è stato possibile identificare i presunti responsabili; ma questo soltanto non è bastato a dimostrarne la responsabilità. I Carabinieri, infatti, hanno ricostruito attraverso accertamenti bancari i singoli movimenti sui conti correnti in cui erano confluiti i bonifici ordinati dai malcapitati; ciò ha comportato il coinvolgimento di diverse Procure, a causa delle diverse competenze territoriali: Trento, Asti, Pavia e Napoli.
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