Da “Non solo Dentro” a “Non più Dentro”. Piergiorgio Bortolotti, qualificato “regista” della rivista che, come è scritto in copertina, è nata per essere “la voce della Casa Circondariale di Trento, pertanto la voce di tutti quelli che ci vivono e vi operano” e che da alcuni anni è pubblicata come inserto del nostro settimanale, non può più entrare nel carcere di Trento a svolgere il suo prezioso lavoro di volontario con e per le persone detenute.
La Direzione della Casa Circondariale di Trento ha ritenuto di non rinnovargli l’autorizzazione per il 2024. “Messo alla porta – ha scritto Bortolotti – perché ritenuto persona ‘ostile’”.
Sarebbe grave se, come suggerisce lo stesso Bortolotti, tale inattesa decisione dovesse essere in qualche modo legata alla pubblicazione, negli ultimi numeri della rivista, di alcuni articoli in cui i detenuti esprimevano le loro idee, anche critiche, sulla vita quotidiana nel carcere di Trento.
Per questo ci associamo alla richiesta del presidente delle Acli Trentine, Luca Oliver, di un incontro urgente con la Direzione della Casa Circondariale, per esprimere tutta la nostra preoccupazione per il futuro – senza l’amico e “collega” Piergiorgio – di questo progetto editoriale, piccolo nei numeri, ma grande nelle relazioni, che i nostri lettori hanno imparato ad attendere e ad apprezzare. E che noi desideriamo fortemente continuare.
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