Una squadra di familiari, operai e volontari della Rsa San Bartolomeo ha abbellito la casa di riposo

Fulvio Micheli è uno dei rappresentanti degli ospiti della Rsa San Bartolomeo di Trento. Con lui c’è tutta la squadra di familiari, operai, volontari e amici che si sono messi in moto per abbellire ogni angolo della Casa di riposo.

Sono stati dipinti i lampioncini presenti in giardino ma pure i cestini, i corrimano, i giroscale esterni; è stato creato un “viale degli oleandri”, ci sono un bel pollaio e un ordinato orticello. Si coltiva una piccola vigna e l’adiacente frutteto, si curano le aiole e gli spazi fioriti in mezzo ai prati dove, con qualche pietra e qualche materiale di recupero, si creano forme e disegni che poi ospitano i bulbi pronti a sbocciare nelle diverse stagioni. Ancora: uccellini nell’atrio e piante nel cortiletto interno; nuove pure le bandiere.

Una delle cose più evidenti e belle sono i grandi dipinti che troviamo passeggiando nel giardino: da quello a tema floreale a quello che ricorda i tornanti del Bondone (sembra fatto apposta per stare in cima alla rampa per le carrozzine che permette di accedere dal giardino all’atrio). Uno mescola installazione e dipinto: con sotto la legna a ricordare – come facevano molti degli ospiti – il rito della raccolta e dell’accatastamento dei ciocchi per l’inverno e sopra le fiamme dipinte. Pure la passerella che congiunge scale e ascensore all’atrio è stata abbellita: in estate ci sono i gerani, in inverno si sfruttano le potature dei cipressi delle siepi per portare un po’ di verde anche in questa stagione. I portavasi? Li ha trovati Fulvio: erano abbandonati in un magazzino ma è bastata una grattata e un po’ di pittura.

L’Apsp copre i costi vivi di questi interventi, come vernici e materiali, mentre la Squadra del verde ci mette molta manodopera. Ma i grandi dipinti – realizzati dalle artiste Victoria e Giorgia – vengono di volta in volta sponsorizzati dai familiari, magari da qualche ospite e pure dal personale che lavora qui.

“Ho pensato – spiega Fulvio – che è necessario muovere energie positive, darsi da fare, chiedersi in che modo ci si può rendere utili. Ci sono persone concentrate sui lati negativi, mentre qui si è messa in moto la voglia di fare e partecipare, di rendere più piacevole un ambiente in cui noi familiari passiamo qualche ora e i nostri cari ne passano molte di più”.

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