Quale futuro per la montagna?, sabato 27 gennaio manifestazione degli ambientalisti in Panarotta

Panarotta, area sciistica con lo sfondo del Brenta

Sabato 27 gennaio (ore 10) ci sarà una manifestazione per chiedere che la Panarotta diventi un luogo “simbolo di un cambio di paradigma di gestione della montagna, esempio per tutta Italia”. L’appuntamento è lanciato da Extinction Rebellion Trentino in cordata con molte organizzazioni della società civile. L’appuntamento sarà alle 10 al parcheggio impianti Panarotta 2000, per poi raggiungere la cima con una camminata.

Interverranno per l’occasione Marco Albino Ferrari, giornalista e scrittore, autore di “Assalto alle Alpi”, Pietro Lacasella, autore del blog “Altorilievo – Voci di montagna”, e Michele Nardelli, scrittore e autore di “Inverno Liquido”.

“Dopo la manifestazione organizzata in Panarotta lo scorso marzo, una lettera inviata ai sindaci e al Presidente della Comunità di Valle Alta Valsugana – Bersntol e un incontro pubblico, non sono arrivate grandi risposte dalla politica alla richiesta di costruire un’alternativa seria al turismo incentrato sullo sci alpino coinvolgendo la comunità di riferimento”, denunciano gli organizzatori della manifestazione. “Ci sono però alcune novità: la società Panarotta srl è stata posta in liquidazione a dicembre dopo anni di crisi (nel 2023 i debiti ammontavano a circa 430mila euro) per cui anche quest’anno gli impianti sono rimasti fermi”.

“Tuttavia – riprendono gli organizzatori della manifestazione – alcuni imprenditori locali hanno mostrato interesse nel riaprire gli impianti del piccolo comprensorio della Panarotta ad una condizione: un grande investimento da parte della Provincia per la costruzione di un nuovo bacino artificiale da 20mila mc, nuovo impianto di innevamento e lavori di livellamento delle piste. Si parla di una spesa di circa 6 milioni e mezzo di euro di soldi pubblici. Questo investimento arriverebbe nonostante l’assessore al turismo della Provincia Autonoma di Trento, Roberto Failoni, il 27 giugno scorso abbia definito il comprensorio come una ‘stazione a fallimento di mercato’. In un contesto di un sempre più marcato innalzamento di temperature che porta la quota neve purtroppo oltre i 2000 m anche in pieno inverno, non c’è l’ombra di una messa in discussione dell’industria dello sci alpino“.

A organizzare la manifestazione, oltre ad Extinction Rebellion Trentino, ci sono Circolo di Trento di Legambiente, ENPA del Trentino, Pan-EPPAA, LAC Trentino Alto Adige/Südtirol, LIPU sezione di Trento, LAV Trentino, Associazione per il WWF Trentino, Italia Nostra – sezione trentina, Mountain Wilderness, Comitato Acque Trentine, Fridays for Future Trento, Associazione per l’Ecologia, L’Ortazzo, Protect Our Winters Italia, Yaku, Viração&Jangada, Ci sarà un bel clima, The Outdoor Manifesto, Rete Climatica Trentina e La Foresta – Accademia di comunità manifesteranno in Panarotta.

L’alternativa proposta dalle associazioni è chiara. “La presenza di tanti escursionisti e famiglie che ogni settimana raggiungono la Panarotta nonostante gli impianti chiusi per una ciaspolata, una camminata, un’escursione, una tappa nei ristoranti, sono la dimostrazione che un turismo alternativo è possibile. Anziché essere uno dei tanti comprensori sciistici del Trentino potrebbe diventare una località unica nel suo genere vocata ad attività outdoor in montagna e culturali”, concludono gli organizzatori.

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