“Come azione concreta per contrastare la violenza sulle donne, chiediamo alla Provincia di Trento che vengano riattivati al più presto i percorsi di educazione alla relazione di genere e promossi capillarmente in tutte le scuole sul territorio provinciale, nella prospettiva di renderli strutturali”. Lo scrivono 60 uomini della società civile, della politica e del mondo economico trentini, che hanno lanciato un appello contro la violenza sulle donne (QUI L’APPELLO).
Tra i firmatari dell’appello compaiono il sindaco di Trento Franco Ianeselli, i consiglieri provinciali Paolo Zanella (PD) e Francesco Valduga (Campobase), il presidente delle Acli Trentine Luca Oliver e il presidente di Confindustria Fausto Manzana.
“Siamo in molti uomini – scrivono – a rigettare questa cultura e a sostenere invece una concezione paritaria della relazione donna-uomo, fondata sul rispetto e la valorizzazione reciproca. Siamo però consapevoli che fino ad oggi a questa posizione abbiamo fatto seguire raramente un’adeguata reazione e crediamo che questa diffusa omertà maschile sia stata spesso garanzia di impunità per gli uomini violenti. È quindi ora di agire, di urlare pubblicamente che la discriminazione e la violenza di genere sono un fenomeno da sradicare perché mina le radici stesse della nostra comunità. Ci assumiamo quindi la responsabilità di contrastarlo, in alleanza con le donne, con tutti i mezzi a nostra disposizione. Proprio per rendere la nostra posizione più visibile, chiara e riconoscibile, questo appello è proposto da soli uomini”.
“Cosa possiamo fare? Prima di tutto – concludono i promotori dell’appello – chiediamo agli uomini di prendere consapevolezza del problema in tutti i suoi aspetti, ascoltando le esperienze delle donne, la loro prospettiva e le loro fortissime richieste di cambiamento. A partire da questa consapevolezza, chiediamo di contrastare la discriminazione di genere e di promuovere la parità di genere in tutti gli ambiti che frequentiamo quotidianamente, nei luoghi di lavoro e di potere, nei nostri rapporti sociali e all’interno delle nostre stesse famiglie. Infine, per affrontare il problema con un’azione concreta e immediata sul nostro territorio, ci appelliamo alla Provincia di Trento con una richiesta specifica riguardante l’educazione”.
L’INCONTRO A TRENTO
Sabato 13 gennaio (ore 16) in piazza Pasi, a Trento, ci sarà un incontro per promuovere l’appello. Interverranno la prorettrice alle Politiche di equità e diversità dell’Università di Trento Barbara Poggio e la deputata e presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio Sara Ferrari.
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