La Diocesi di Trento mette a disposizione 30 posti letto a Casa San Nicolò, dove è stato allestito un dormitorio temporaneo per l’accoglienza delle persone senza dimora. Lo annuncia la Provincia di Trento in una nota. Le persone che verranno accolte, già a partire dalla serata di oggi, sono richiedenti protezione internazionale.
“Ringraziamo il vescovo – commenta il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti – per aver messo a disposizione nuovi posti letto per l’emergenza freddo ma al tempo stesso anche il commissario del governo, il questore e tutte le forze dell’ordine che stanno lavorando per la sicurezza della città”.
“Il Trentino – aggiunge Fugatti – è pronto a fare la sua parte, ma l’accoglienza non può trasformarsi in premesse che sfociano in guerriglia urbana e altre condotte criminose. Ecco perché occorre fermezza e severità verso chi non rispetta le regole. Le stesse situazioni di emergenza vanno gestite tenendo saldo questo principio, consapevoli del grande sforzo richiesto a chi ha il compito di far rispettare la legge e, viceversa, a chi è impegnato per garantire quella solidarietà ed umanità che hanno sempre contraddistinto il Trentino. Ma solidarietà e rispetto sono una cosa sola: per questo chiederemo con la massima fermezza l’allontanamento dei soggetti che con le loro azioni hanno dimostrato di non rispettare chi li ha accolti”. Il riferimento è alla rissa che si è scatenata venerdì 29 dicembre in centro a Trento, a causa della quale sono stati aumentati i presidi delle forze dell’ordine in città.
La Diocesi e la Fondazione Caritas diocesana hanno curato l’allestimento di Casa San Nicolò e la messa in disponibilità di 30 posti letto, mentre la Provincia con la Protezione civile provinciale hanno definito l’organizzazione e la gestione del dormitorio grazie al coinvolgimento dei volontari della Croce Rossa; il Comune di Trento in collaborazione con il Centro Astalli si è occupato dell’individuazione del gruppo di persone che saranno ospitate a S. Niccolò.
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