Quella del Presepe vivente è una tradizione antica che risale addirittura al tredicesimo secolo e che ogni anno, durante le festività, trasforma molti borghi del Trentino in piccole Betlemme, per far rivivere a grandi e bambini la magia del Natale e i momenti legati alla nascita di Gesù. È il caso di Zortea, nella Valle del Vanoi, dove sabato 30 dicembre gli abitanti torneranno a mettere in scena il loro tradizionale presepe vivente, trasformando la località La Busa, suggestivo anfiteatro a cielo aperto, in un vero e proprio borgo di 2000 anni fa, illuminato per l’occasione solo dalle luci delle fiaccole e dei falò e popolato da suoni e rumori legati ad un mondo antico, come il martello del fabbro che batte sull’incudine, le risate dei bambini impegnati a rincorrersi per le vie del paese o il vociare delle lavandaie intente a fare il bucato.
“Dopo quattordici anni di stop – spiega Federico Ferlini, Presidente della Pro Loco Prade Cicona e Zortea – nel 2022 abbiamo deciso di riprendere questa bellissima tradizione, che purtroppo si era interrotta nel 2008. A differenza dell’anno scorso, quest’anno abbiamo voluto coinvolgere ancor di più il pubblico: distribuiremo ad ogni famiglia una fiaccola, in modo che i partecipanti possano unirsi al silenzioso corteo e diventare così a tutti gli effetti parte integrante di questa emozionante rappresentazione”.
L’appuntamento è fissato per le 20.30 a Zortea. Da lì, dopo aver acceso le torce, ci si metterà in cammino, per compiere un vero e proprio viaggio nella storia, in un crescendo di emozioni. Lungo la via, infatti, tappa dopo tappa, si potrà assistere ad una decina di scene legate alla Natività, come la discesa dell’Angelo, l’arrivo del cavaliere che annuncia la notizia dell’Editto di Erode, il viaggio di Giuseppe e Maria verso Betlemme, la nascita di Gesù, l’adorazione dei pastori, fino all’arrivo dei Re Magi.
Un programma quindi molto articolato, con tanto di voce narrante, la proiezione di un breve filmato e, lungo tutto il percorso, la lettura di alcuni testi tratti dalle Sacre Scritture. “Quando si organizzano rappresentazioni di questo tipo, una delle principali difficoltà è trovare Gesù Bambino: quest’anno dobbiamo ringraziare la piccola Diletta e la sua famiglia, che ci permetteranno di rimettere in scena in modo realistico il momento più emozionante di tutti: quello della Natività”, aggiunge il Presidente della Pro Loco. Oltre a Gesù, Giuseppe e Maria, giocheranno naturalmente un ruolo chiave anche i pastori, i falegnami, gli zampognari e le molte altre figure in costume impegnate nella rievocazione degli antichi mestieri. Verrà coinvolto anche il sindaco di Canal San Bovo, Bortolo Rattin, chiamato a rivestire per un giorno i panni del regista e a coordinare il lavoro dei circa cinquanta figuranti coinvolti nell’iniziativa.
“Si tratta di un numero considerevole per una piccola comunità come la nostra. I figuranti provengono da quasi tutte le frazioni della valle conclude Ferlini – a dimostrazione di come quella del Presepe Vivente sia una tradizione molto sentita in tutto il Vanoi”. Anche l’organizzazione dell’evento stesso sarà il frutto di un lavoro di squadra e vedrà impegnate diverse realtà del territorio, tra cui le Pro Loco di Ronco, di Caoria, di Canal San Bovo e del Passo Gobbera, il Gruppo Animatori di Canale, i Vigili del Fuoco e il Gruppo Alpini di Caoria. A concludere lo spettacolo sarà un momento conviviale che permetterà a tutti i presenti di scambiarsi un augurio di Buone Feste con panettone e pandoro, sorseggiando un buon brulè caldo. Il Presepe Vivente non sarà il solo appuntamento organizzato nella Valle del Vanoi durante l’ultima parte delle Festività Natalizie: il 29 dicembre partirà da Caoria la Craspada in notturna a Malga Coldosè, il 31 dicembre alle 19, sempre a Caoria, verrà organizzata la tradizionale fiaccolata di fine anno per salutare il 2023, mentre il 6 gennaio dalle 16 la frazione di Cicona farà da sfondo all’evento “La Befana va a fuoco”, un appuntamento molto atteso ed amato dai più piccoli.
Lascia una recensione