Corte d’Appello, inquilini Itea hanno diritto alla proroga dell’alloggio se sono soggetti fragili

Gli inquilini Itea, se soggetti fragili, hanno diritto alla proroga dell’alloggio. Anche quando si stratta di un appartamento d’emergenza. Lo ha sancito la Corte d’Appello di Trento, confermando la decisione assunta dal Tribunale nel maggio scorso che si era opposto alla richiesta di sfratto di Itea contro un cittadino ultra sessantacinquenne che occupava, con la sua famiglia, un appartamento in Alto Garda sulla base di un contratto di locazione temporanea.

In sostanza la Corte ha ribadito che l’articolo 6 della legge provinciale 15/2005, che riconosce le condizioni di emergenza e fragilità, si applica a tutte le tipologie contrattuali.

La Corte ha argomentato, inoltre, la propria decisione facendo leva non solo sul dato letterale della disposizione ma anche sul fine dichiaratamente perseguito dalla legge in materia di “politica provinciale della casa”, ovvero la tutela dei soggetti ultrasessantacinquenni e dei soggetti che presentano un’invalidità pari o superiore al 75%.

Itea, basandosi sul parere del servizio casa della Comunità di Valle, aveva intimato loro lo sfratto, ritenendo non applicabile l’articolo della legge provinciale sull’edilizia popolare. Secondo la Corte d’Appello di Trento tale parere non solo non sarebbe da ritenersi vincolante, ma riporterebbe argomenti giuridici “non condivisibili”, non tenendo conto di una situazione di oggettiva difficoltà della famiglia, composta da un anziano di 69 anni, una moglie malata e tre figli.

“Crediamo sia indispensabile un cambio di passo nelle politiche per la casa ed è indispensabile che la nuova giunta assuma tra le sue priorità di governo l’emergenza abitativa. Siamo molto preoccupati dello stallo in cui è bloccata la maggioranza”, commenta Manuela Faggioni, segretaria di Sunia Cgil. “Oggi non abbiamo un titolare delle deleghe sulle politiche abitative perché anche quella ‘poltrona’ è stata oggetto di uno sconcertante braccio di ferro tra i partiti di maggioranza. È tempo che questa situazione si risolva e che quella sulla casa sia una delega piena, che va esercitata con responsabilità e massimo impegno vista la grave difficoltà in cui versano molte famiglie. A tal proposito ribadiamo fin da subito la necessità che venga convocato il prima possibile l’Osservatorio provinciale sulle politiche abitative, creato e mai messo nelle condizioni di operare”.

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