Testimonianze, canzoni, “Note di pace” e le testimonianze in diretta dalla Terra Santa per rendere concreto il ponte con i colori dell’arcobaleno che, nella locandina disegnata da Fabio Vettori, unisce Rovereto e Betlemme. L’iniziativa, sabato 2 dicembre alle 17.30 sul Colle di Miravalle, vuole richiamare l’attenzione sul conflitto mediorientale e invocare percorsi di pace, dopo tanta sofferenza nei popoli israeliano e palestinese. Con uno sguardo anche ai troppi conflitti e alle situazioni di crisi internazionale, che fanno parlare da tempo papa Francesco di “Terza guerra mondiale a pezzetti”. L’iniziativa vede il concorso della Fondazione Opera Campana dei Caduti, della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Rovereto, della Custodia di Terra Santa, insieme all’Associazione Missioni Francescane Trento e al nostro settimanale.
L’appuntamento coincide con l’apertura del periodo dell’Avvento e per Betlemme (cittadina della Cisgiordania a pochi chilometri da Gerusalemme, da cui è però divisa dal Muro) questa è una giornata particolare. Grazie alle norme stabilite dallo “Status Quo” è infatti prevista la visita del Custode di Terra Santa fra Francesco Patton che, normalmente, viene accolto dalle autorità locali e accompagnato lungo la via della Stella da gruppi di scout in un clima di grande festa. Quest’anno tutto sarà diverso: non ci sarà l’accensione dell’albero di Natale e nemmeno delle luminarie. La guerra ha cambiato tutto e proprio per questo l’arrivo del Custode fra Francesco Patton è particolarmente atteso.
Proprio fra Francesco Patton si collegherà in diretta con Rovereto. Le telecamere del Christian Media Center assicureranno le riprese all’interno della Basilica della Natività dove saranno presenti anche i bambini del coro della scuola francescana di Betlemme che potranno così – seppur a distanza – abbracciare gli amici del Minicoro di Rovereto con il quale, nel febbraio 2020, avevano tenuto un concerto proprio nel complesso della Natività.
A Rovereto, assieme al Minicoro, ci sarà anche il Coro Sant’Ilario. Due realtà corali che, in tempi diversi, hanno conosciuto direttamente la realtà della Terra Santa e che oggi condividono un sentimento di dolore e tristezza per quanto sta accadendo, ma coltivano la speraza che il conflitto abbia termine e si avviino percorsi di pace: lo esprimeranno con le loro canzoni che, unitamente alle canzoni del coro di Betlemme, rafforzeranno l’arcobaleno che vuole collegare Rovereto con la città del Natale.
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