Con la chiusura del parcheggio ex Sit procede la progettazione dell’Hub intermodale che occuperà gli spazi un tempo riservati ai posti auto. L’opera avrà pareti vegetali e un parco da 5mila metri quadrati con varie specie arboree, in modo da valorizzare la biodiversità. Il progetto è stato esaminato venerdì scorso alla Commissione comprensoriale per la tutela del paesaggio ambientale, mentre domani, martedì 12 novembre, è prevista la presentazione alla conferenza dei servizi con la Provincia di Trento.
Il legno che inizialmente si ipotizzava per la costruzione di alcune parti della struttura è stato sostituito con l’acciaio, un materiale più resistente all’incedere del tempo. Non si tratta però – precisa il Comune di Trento – di una scelta definitiva: l’opera dovrà essere “allineata” con la stazione di partenza della funivia del Monte Bondone.
“L’Hub di interscambio è un’opera che dà un contributo importante al miglioramento del sistema del trasporto pubblico”, ha spiegato il sindaco Franco Ianeselli. “È esattamente quello che ci chiedono i cittadini, quando ci dicono che se togliamo i parcheggi dobbiamo pensare a migliorare la mobilità collettiva”.
“Abbiamo iniziato adesso per rispettare i tempi del piano nazionale di ripresa e resilienza”, ha aggiunto il dirigente del servizio mobilità del Comune di Trento Giuliano Franzoi, spiegando che i lavori per l’hub non erano rinviabili. “Le tappe forzate sono previste nel cronoprogramma allegato al piano di fattibilità tecnico economica che ci obbliga a finire il collaudo entro marzo 2026, dopodiché l’Hub intermodale dovrà entrare in funzione”. Franzoi ha inoltre ricordato che l’Hub fa parte di un sistema che comprende la funivia Monte Bondone, la passerella sul fiume, la stazione dei treni riqualificata.
Per quanto riguarda il fronte dei lavori, all’ex Sit, attualmente è in corso la “scarifica” del terreno fino a un metro di profondità legata alla bonifica bellica. Resta ancora per questa settimana la deviazione del traffico in Lung’Adige Monte Grappa, dalla prossima ritorna la doppia corsia da nord a sud. La fermata del Flixbus rimarrà invece sul lato verso il fiume.
Il cronoprogramma dell’opera prevede entro fine anno la redazione dei progetti definitivo ed esecutivo da parte dell’Associazione temporanea di imprese costituita da Mak Costruzioni srl di Lavis (capogruppo) e da Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana, che si è aggiudicata nella primavera scorsa la gara europea per l’appalto integrato con il 13 per cento di ribasso.
Com’è noto, il progetto del nuovo “Hub di interscambio della mobilità all’ex Sit” è stato finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per un importo di 20 milioni di euro su un costo complessivo di 22 milioni e 730 mila euro. Il progetto prevede l’insediamento delle seguenti funzioni: parcheggio auto pubblico ad uso pertinenziale per circa 150 posti al piano interrato e nuova stazione delle autocorriere al piano terra. La copertura dell’edificio, aperta ed accessibile al pubblico, ospiterà un grande giardino-parco sospeso di circa 5 mila metri quadrati che si caratterizza per alcune soluzioni marcatamente orientate alla transizione ecologica, quali l’area dedicata alla biodiversità vegetale e lo spazio aperto pavimentato progettato per accogliere e convogliare a riutilizzo le acque piovane.
I PARCHEGGI ALTERNATIVI ALL’EX SIT
Per compensare la perdita dei 350 posti macchina che c’erano all’ex Sit, il Comune di Trento ha potenziato la navetta parcheggi e ha reso gratuite le prime due ore al parcheggio Duomo e Monte Baldo. Infine, è stato spostato il lunapark da Sanseverino ed è previsto l’ampliamento (100 posti in più) del parcheggio all’ex Italcementi, per il quale si sta valutando un cambiamento delle modalità di gestione in modo da privilegiare la sosta dei pendolari.
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