Sarà inaugurata sabato 11 novembre “Segantini a Milano: la serie dei Navigli (1880-1881)“, la nuova mostra allestita, per la cura di Niccolò D’Agati, alla galleria civica «Giovanni Segantini» di Arco.
Sarà la prima esposizione ad Arco per «Nevicata» (1880-1881), recente acquisizione della Galleria Civica, e del «Ritratto della signora Torelli» (1880), esposto una sola volta in Italia nel 2014 e recentemente acquistato dal Segantini Museum di St. Moritz, dopo che da decenni si trovava negli Stati Uniti. E prima assoluta per il «Ritratto di uomo anziano» (anch’esso del 1880), proveniente da una collezione privata e mai proposto al pubblico.
Quando espone a Brera nel 1880, Segantini abita e lavora al numero 26 di via San Marco, all’interno del complesso delle case operaie, un fabbricato di moderna edilizia sociale che costeggia il naviglio di San Marco, poco distante dalla galleria d’arte del fratelli Alberto e Vittore Grubicy, suoi primi galleristi. Il naviglio, con i suoi colori brillanti e l’atmosfera di festa, diventa quindi per Segantini un’immagine familiare, ma soprattutto gli consente di studiare dal vero gli effetti della luce e del suo riverberarsi sulle acque dei canali, cogliendo sul vero gli effetti atmosferici. Un periodo breve, quello dei navigli, per quello che diventerà il maestro del Divisionismo, ma intenso e di grande importanza.
«Partendo dall’ingresso di “Nevicata” nella nostra collezione -spiega l’assessore alla cultura Guido Trebo- e con l’intento di una sua valorizzazione coerente e stimolante, abbiamo accostato a questo splendido dipinto il celebre “Ritratto della signora Torelli”, che il Segantini Museum di St. Moritz ha esposto per la prima volta in maggio, dopo essere riuscito a riportarlo in Europa; l’intento è tratteggiare, grazie alla cura del dott. D’Agati, un percorso espositivo dedicato alla serie dei navigli, che Segantini eseguì tra il 1880 e il 1881, prima del trasferimento in Brianza. Ancora una volta siamo certi di proporre, sia al grande pubblico sia agli appassionati e agli addetti ai lavori, non solo una selezione di bellissime opere di un pittore straordinario, ma un progetto culturale articolato e raffinato che si cala nel cuore di un momento specifico della pittura segantiniana, in stretto rapporto con le tensioni e la sensibilità di quel periodo storico. Una mostra che inizia con il migliore degli auspici: il grande successo, non solo di pubblico ma anche della più qualificata critica, della precedente “Orizzonti di luce”, che ha superato per numero di presenze tutte le precedenti, in un crescendo che ci gratifica e ci spinge a proseguire su questa strada».
Oltre a questa sezione principale, nelle altre sale saranno esposte le opere della collezione permanente della galleria civica di Arco e altri prestigiosi prestiti del Segantini Museum di St. Moritz, della Fondazione Otto Fischbacher – Giovanni Segantini Stiftung di St. Moritz, del Mart, il Museo d’arte contemporanea di Trento e Rovereto, e della Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto. In tutto, una trentina di dipinti che resteranno in mostra fino al 28 gennaio.
«Questa nuova mostra sul nostro illustre concittadino Giovanni Segantini -conclude Giancarla Tognoni, responsabile dell’Ufficio cultura del comune di Arco- rappresenta un ulteriore, prestigioso passo nella direzione che ci siamo dati, entrare di diritto dentro una rete museale internazionale, con particolare riferimento al Segantini Museum di St. Moritz, con il quale sempre più si sta consolidando uno stretto rapporto di collaborazione e di fiducia. Al punto che questa mostra, come già successo per “Orizzonti di luce”, una volta chiusa ad Arco sarà riallestita proprio nelle sale del museo di St. Moritz, il più prestigioso al mondo quando si parla di Giovanni Segantini».
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