Prosegue con L’ispettore generale di Nikolaj Gogol, portato in scena dal noto attore Rocco Papaleo, la Stagione del Teatro Sociale programmata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento. Lo spettacolo, uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa, andrà in scena da giovedì 9 a domenica 12 novembre il Teatro Sociale di Trento. Scritta nel 1836, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, rivive oggi grazie alla regia di Leo Muscato. Lo spettacolo è una produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale e TSV – Teatro Nazionale.
L’ispettore generale è una commedia satirica estremamente divertente che si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene un potere e si ritiene intoccabile. È forse l’opera più analizzata, criticata, incompresa, difesa, osteggiata, della letteratura russa di tutti i tempi. Gogol stesso si sentì in obbligo di scrivere diversi testi che fugassero i fraintendimenti sorti al suo debutto. Non era la prima volta che sulle scene russe venivano rappresentati gli abusi quotidiani dei burocrati statali. Ma tutti i testi precedenti erano basati sulla contrapposizione fra il bene e il male, con personaggi positivi e negativi.
Ne L’ispettore generale, invece, per la prima volta, i personaggi sembravano essere tutti negativi, e per gli spettatori dell’epoca questo era inconcepibile. Persino il finale appariva eccessivamente ambiguo, sia perché sulla scena non veniva esplicitato il trionfo della giustizia e la punizione dei corrotti, sia perché non era chiaro se il vero ispettore generale annunciato nell’ultima scena, avrebbe fatto giustizia o si sarebbe comportato come il falso revisore. La commedia è un’espressione emblematica del teatro gogoliano e del suo tentativo di denunciare, attraverso riso e comicità, la burocrazia corrotta della Russia zarista. Siamo in un mondo in cui l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza. Ma non è l’uomo a essere malvagio; è la società che lo rende corrotto e corruttore, approfittatore, sfruttatore, imbroglione.
Sul palco, insieme a Rocco Papaleo saliranno: Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Gennaro Di Biase, Marco Gobetti, Daniele Marmi, Michele Schiano di Cola, Marco Vergani.
Per l’occasione, inoltre, tornano gli appuntamenti dedicati agli approfondimenti con i protagonisti della Stagione 23-24, realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento e la Fondazione Museo storico del Trentino. Per il terzo incontro in calendario, previsto al Teatro Sociale venerdì 10 novembre alle ore 17.30, Davide Leveghi (Fondazione Museo storico del Trentino) incontrerà il cast dello spettacolo.
Per il quarto spettacolo della Stagione del Teatro Sociale, dal 23 al 26 novembre sul palco del prestigioso teatro cittadino andrà in scena Maria Stuarda, tragedia sul rapporto tra femminilità e potere nata dal genio di Friedrich Schiller, e che avrà come protagoniste due tra le più importanti interpreti del teatro italiano: Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, dirette da Davide Livermore.
Biglietti acquistabili online su www.boxol.it/centrosantachiara/it e presso le Casse del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara.
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