“In tempi di campagna elettorale in cui tutti si aspettano che i problemi vengano affrontati, le lavoratrici e i lavoratori del Cup per l’Apss restano ancora senza risposte sul loro futuro”. Lo ha ricordato Aura Caraba della Fiom Cgil del Trentino, che questa mattina era accanto alle 122 lavoratrici del Cup che hanno protestato in piazza Dante, di fronte al palazzo della Provincia.
Il sindacato sottolinea che a nulla sono valse le sollecitazioni delle lavoratrici, che hanno chiesto di mantenere la sede di lavoro in Trentino. “Con il nuovo appalto Cup – ha ricordato Caraba – si rischia di perdere la garanzia delle sedi operative in Trentino“.
“Il timore – sottolinea ancora la Fiom Cgil del Trentino – è che, senza vincoli precisi sul bando di gara, chi vincerà il nuovo appalto per la gestione del call center dell’Azienda sanitaria possa scegliere di spostare le sedi di lavoro fuori provincia, mantenendo ‘almeno una sede in Trentino’ come specificato nel bando provvisorio. Per la quasi totalità degli attuali dipendenti vorrebbe dire dover rinunciare al proprio lavoro”.
La prossima settimana, annuncia il sindacato, è previsto un nuovo sciopero.
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