Il miele di rododendro dell’azienda agricola Sisinio Martinolli di Cles ha conquistato le “tre gocce d’oro” al concorso “Grandi Mieli d’Italia” 2023, che si è svolto a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna.
Sisinio ha ottenuto anche il premio della selezione speciale “I mieli slow”. Questa selezione è stata avviata nel 2019 con il contributo di Slow Food Italia, ed ha lo scopo di valorizzare caratteristiche e tipicità dei mieli italiani che fanno parte dei presidi Slow Food.
Hanno ottenuto buoni risultati al concorso anche il miele di acacia di Mieli Thun, con due gocce d’oro, e la melata di abete di Lucio Rizzi di Novella, il miele al rododendro dell’apicoltura biologica Bolognani di Cavedine, l’apicoltura La Mièl di Imer e l’azienda apistica Risatti Oreste della Val di Fumo.
Una goccia d’oro anche per il “Millefiori di alta montagna delle Alpi” dell’azienda agricola Grum di Predaia, all’apicoltura La Mièl, a Claudio Chini di Cles e a Gocce d’Oro Apicoltura e Giardino d’Erbe di Bedollo, una goccia anche all’Apicoltura Facchinelli Ssa di Lavis con la melata d’abete, al millefiori dell’Apicoltura La Mièl e al rododendro dell’azienda agricola Grum di Predaia.
Se l’annata del 2022 è stata contrassegnata da una produzione complessivamente discreta, la stagione 2023 – riporta Confagricoltura del Trentino – si è rivelata molto critica nella fase di avvio primaverile. È stata azzerata la produzione del miele di acacia ed è stata limitata in modo consistente la produzione di miele di agrumi, ad eccezione per alcune aree. In questo momento è in fase di completamento il report che fornirà i dati sulla stagione estiva.
Hanno partecipato al concorso “Grandi Mieli d’Italia” 2023 ben 1294 mieli inviati da 459 apicoltori.
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