Un progetto esecutivo da 3,7 milioni per riqualificare il complesso edilizio “ex Lettere”. Lo ha approvato oggi, lunedì 16 ottobre, la Giunta comunale di Trento. L’inizio dei lavori, che dureranno circa un anno, è previsto per l’estate del 2024.
Tre i fronti dell’intervento. Il primo prevede la riqualificazione dell’involucro edilizio, con il risanamento e il ripristino degli intonaci, dove deteriorati, e con la ritinteggiatura delle facciate e la pulizia e il consolidamento degli elementi lapidei e di decoro presenti; la sostituzione dei serramenti esterni con la riapertura di alcuni fori precedentemente presenti ad oggi tamponati e la chiusura degli archi del porticato al piano terra con posa di nuovi serramenti; il rifacimento del manto di copertura con la sostituzione delle finestre e la rimozione delle unità impiantistiche esterne presenti, se obsolete o inutilizzate.
Il secondo intervento riguarda le opere esterne. Nella corte est dell’edificio, sul lato est, sarà creata una vasca di accumulo con relativa stazione di pompaggio necessaria per alimentare la rete idrica del circuito antincendio. Il terzo intervento prevede invece alcune opere interne localizzate ai piani secondo e terzo dell’ala nord, legate al miglioramento dell’accessibilità ai piani e al riordino degli accessi del Teatro Cuminetti.
Il progetto è stato redatto da un gruppo composto dall’ingegnere del Comune di Trento Giuliano Franzoi, dall’architetta Federica Podetti, dall’architetta Michela Santuari, dall’ingegner Alberto Ricci, dall’architetto Cristiano Tessero e dall’ingegnera esterna Gabriella Spagnolli.
Finanziato dal Fondo strategico territoriale, questo progetto rappresenta una prima fase a cui si affiancheranno opere legate ad altri fondi già stanziati sull’edificio. In particolare un finanziamento legato al Fondo per gli investimenti di rilevanza provinciale, per un importo di cinque milioni di euro, mira alla rifunzionalizzazione dell’edificio nella prospettiva di renderlo il nuovo “Polo Impresa Cultura Innovazione” della città, che integrerà al proprio interno funzioni di formazione, sostegno all’imprenditorialità (incubazione e coworking), produzione e fruizione culturale. Inoltre un finanziamento legato al progetto europeo InCube, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler, identifica l’edificio dell’ex facoltà di lettere come “pilota” per testare e dimostrare la fattibilità di soluzioni quali la realizzazione di un impianto geotermico con sistema di accumulo energetico stagionale per il riscaldamento e raffrescamento (che potrà essere a servizio di più edifici), la coibentazione interna di una delle sale dell’edificio, l’installazione di un impianto fotovoltaico, l’utilizzo di strumenti digitali avanzati per l’energy management
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