Ha aperto i battenti lo scorso 6 ottobre un “hub” che unisce innovazione nel mondo della moda sostenibile e del sociale. Si chiama “Atotus Hub” e si trova in Piazza Venezia 2, a Trento. In questo luogo le persone potranno portare i propri capi usati e guadagnare le monete digitali (Tips) e acquistare capi sostenibili fatti in Italia, attraverso il circuito Atotus. I capi raccolti, infatti, vengono smistati per materiale e colore per poi essere indirizzati verso uno dei tre circoli virtuosi: riciclo, upcycling e riuso.
Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione Caritro, attraverso il bando Coprogettazione sociale – Welfare Km0. Sono coinvolti sei partner del territorio: Anffas Trentino onlus, Laboratorio Sociale, H2O+, Incontra, Atotus e Comune di Trento.
L’obiettivo è quello di diffondere la cultura della sostenibilità nel campo della moda attraverso il primo hub in Italia dedicato ad acquisto e riciclo consapevoli.
Ad Atotus troveranno lavoro persone con disabilità intellettiva e alcuni Neet, ovvero giovani che non studiano e non lavorano. Secondo i dati più recenti, riporta Atotus Hub, sono 15.000 quelli fra i 15 e i 34 anni nella nostra provincia.
Un altro punto del progetto riguarda la ricerca. Nasce un dipartimento di Ricerca e Sviluppo con l’integrazione della tecnologia Nir per il riconoscimento dei materiali, i cui dati verranno elaborati grazie a una collaborazione avviata con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento.
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