Era noto e apprezzato anche in Trentino, dove era stato premiato a Pinzolo nel 1988 con la “Targa d’oro della solidarietà alpina”, il parroco di Solda don Joseph Hurton, spentosi ieri sera a 95 anni. Aveva guidato oltre 200 interventi di recupero in montagna ed aveva fondato la prima stazione di soccorso alpino a Solda, che sarebbe diventata un punto di riferimento in Europa, anche per i primi interventi in elicottero.
Originario della Cecoslovacchia, dove era stato colpito dall’incidente occorso ai compagni di scuola durante un’escursione sui monti Tatra, don Hurton aveva deciso fin dal suo arrivo a Solda (dove il parroco precedente era stato travolto da una valanga) di avviare un’attività di soccorso e di educazione alla solidarietà in montagna. “Questa è la vita di questo popolo e tu farai la vita di questo popolo”, si era detto don Joseph dopo i primi mesi di lavoro e questo è sempre stato il suo impegno pastorale a servizio degli ospiti delle montagne: “Arrivano stressati ed hanno grandi attese sulle loro vacanze – ci aveva detto nel 2008 al Parco dei Mestieri della Montagna in dialogo con don Erminio Vanzetta – , vogliono ricrearsi sia fisicamente che spiritualmente. Il nostro metodo pastorale deve tener conto di questo, cercare di incontrare le persone, prenderle per come sono e fare di tutto perché possano tornare a casa migliori, rigenerate”.
La sua testimonianza aveva colpito tante persone e tante comunità: “È importante che il sacerdote capisca che deve sempre vivere la vita della sua gente, inserirsi positivamente nella sua storia, nel suo lavoro. Poi certo, ci vorrebbero nuove vocazioni ma questo compito lo lasciamo al Signore, il nostro è quello di pregare”.
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