Sarà esposta per la prima volta a Rovereto, nell’ambito del Festival Informatici Senza Frontiere, la mostra fotografica dal titolo “Beauty is everywhere” della fotoreporter Barbara Zanon, nota alle cronache nazionali per la creazione di un falso reportage di guerra dal fronte ucraino realizzato con l’Intelligenza Artificiale.
“Beauty is everywhere” ritrae anziani vestiti a festa, con un bouquet di fiori, circondati dalle rovine di un mondo distrutto, bombardato, irriconoscibile. Solo che tutto quello che si vede non è mai esistito, non sono mai esistiti quei corpi, quei volti, quei luoghi e non sono mai esistite quelle vesti, quei fiori e quei gioielli perché le immagini sono state realizzate interamente con l’Intelligenza Artificiale utilizzando la piattaforma Midjourney.
“Donne e Uomini. Anziani, vestiti a festa. Con l’abito buono, un bouquet di fiori, come spose, come mariti sull’altare. Alla ricerca di gioia malgrado l’età, malgrado le difficoltà, malgrado il mondo intorno non sia più quello che conoscevano. Un mondo interiore, un mondo fatto di relazioni, di amicizie, amori, silenzi, risate. Un mondo distrutto, bombardato, irriconoscibile. Sarà la guerra. O il degrado di alcune città. Sarà la malattia. Sarà una metafora. Non si sa. Ma loro se ne stanno lì, osservano, cercano la dignità malgrado le difficoltà. Malgrado tutto. La bellezza è ovunque, perché basta saper fermarsi e osservare i dettagli. La bellezza è negli occhi di chi guarda, è emozione, compassione, rispetto”, recita la descrizione del progetto, che gioca coi concetti di verità e falsità, informazione e creazione. Tra gli opposti si muove il (falso) reportage e anche il progetto espositivo, curato da Impact Hub Trentino per il Festival Informatici Senza Frontiere, che parallelamente all’esposizione delle immagini di “Beauty is everywhere” invita il pubblico a individuare tra le polaroid “scattate” da Barbara Zanon quelle vere e quelle false, che in alcuni casi sembrano più reali della realtà.
Le immagini in mostra sollevano inoltre un dibattito sulle potenzialità e i limiti dell’Intelligenza artificiale che sarà affrontato anche nell’incontro “La verità del falso. Cronache e arti alla prova dell’IA” (sabato 21 ottobre, ore 16.30, Palazzo Piomarta Aula 12) con Barbara Zanon, Denis Isaia, curatore mostre Mart, e Mauro Zanchi, critico d’arte, curatore e saggista, tra i teorici della metafotografia. Due, in questo caso, i punti di vista a confronto: la fotoreporter in cerca di verità e oggettività e il critico d’arte alle prese con il desiderio di invenzione degli artisti.
Il Festival Informatici Senza Frontiere quest’anno ha dedicato all’Intelligenza Artificiale il tema dell’ottava edizione, dal 19 ottobre al 6 novembre, alla Biblioteca Civica Girolamo Tartarotti di Rovereto (TN).
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