Torna magicamente ai primi decenni del Novecento, il pittoresco abitato di Zambana Vecchia, che il 7 e l’8 ottobre diventa teatro della festa Antiche Terre, progetto congiunto delle Pro Loco di Zambana e Nave San Rocco. Musiche swing, costumi d’epoca, vecchi strumenti del lavoro contadino, persino una valuta speciale, i “terrini”, per rifornirsi alle osterie, per due giorni riporteranno i partecipanti in un passato che diventa non solo nostalgia, ma anche stimolo per riflettere sul presente.
“Per noi questo evento serve soprattutto per unire due comunità. Vogliamo mostrare ai nostri concittadini la forte sinergia tra le due Pro Loco e rafforzare la nostra identità mostrando un passato, ma anche un presente, comune”, ha detto la presidente della Pro Loco di Zambana, Monica Viola, mentre nell’illustrazione dei dettagli del programma, il presidente della Pro Loco di Nave San Rocco, Paolo Stenico, ha fatto notare soprattutto una presenza importante, quella dei coscritti, “ormai tradizione che ogni anno siano loro con il loro carro ad aprire il corteo inaugurale. Una tradizione nuova, che ci fa immenso piacere perchè mostra come anche i giovani si sentano coinvolti nell’evento”. Un elemento, quello del coinvolgimento della comunità a tutto tondo, particolarmente caro al sindaco Renato Tasin, che ha sottolineato come “questo evento sia diventato un tassello fondamentale per la fusione dei due comuni, che è una fusione tra comunità, e che non può quindi che partire dalla comunità stessa.”
Evento che diventa anche un’occasione per mostrare un lato importante della storia non solo locale, ma del Trentino e del mondo, quello dei fenomeni migratori, come evidenziato dal direttore dell’Associazione Trentini nel Mondo, Francesco Bocchetti. La novità di quest’anno, infatti, è la collaborazione con l’Associazione Trentini nel Mondo, che porterà all’evento una mostra fotografica e documentaristica sull’emigrazione trentina ed una diretta streaming con un circolo Trentini nel Mondo negli Stati Uniti. Una collaborazione davvero significativa, cartina al tornasole di un evento che desidera affrontare un ventaglio di tematiche sociali e storiche che hanno segnato il nostro territorio.
L’evento aprirà sabato 7 ottobre alle 18.30 con la sfilata aperta dal carro dei coscrtti. A seguire apertura delle taverne e della mostra sulle emigrazioni. Infine la balera fino alle 24. Domenica 8 ottobre si riapre alle 9, alle 10 Santa Messa nella chiesa di Zambana Vecchia, concerto della banda e al via attività per i più piccoli, mostre e momenti musicali. Nel pomeriggio, giochi de sti ani, il Nonno racconta e visite guidate alla chiesa di Zambana Vecchia.
Quest’anno ci sarà un tema a fare da filo rosso tra le varie proposte: l’emigrazione trentina, che interessò la vita di moltissimi dei nostri avi a inizio Novecento, ma che diventa quanto mai attuale oggi nel drammatico fenomeno dell’ immigrazione. Attraverso una mostra, dei video e delle interviste a diretti interessati, si potrà andare in profondità nelle tante storie di persone che, anche dalla stessa Zambana Vecchia, nel secolo scorso partirono per andare oltreoceano. Partner in questi approfondimenti sarà per quest’anno eccezionalmente l’Associazione Trentini nel Mondo. Ma oltre alle vicende della storia locale, altro fiore all’occhiello della manifestazione è l’enogastronomia; l’abitato verrà infatti costellato di 8 trattorie e taverne, gestite dalle associazioni locali, che offriranno piatti tipici della tradizione trentina, come i fasoi en bronzon, le trippe, i tortei di patate, i canederli, le frittelle e molto altro.
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