Il Tar di Trento ha dato il via libera all’uccisione dei due lupi responsabili di alcune predazioni a Malga Boldera, nella Lessinia trentina, ordinata dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Lo ha fatto in occasione dell’udienza collegiale che si è tenuta ieri, rigettando il ricorso delle associazioni.
Oggi le associazioni animaliste Enpa, Leidaa e Oipa, rappresentate dall’avvocata Valentina Stefutti, annunciano il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar.
“Siamo fiduciosi che il Consiglio di Stato possa valutare con attenzione gli elementi su cui si fonda il nostro ricorso”, commentano Enpa, Leidaa e Oipa. “A nostro avviso il provvedimento di Fugatti presenta numerosi punti deboli. Oltre a colpire nel mucchio, poiché dispone l’abbattimento di due esemplari qualsiasi e non di quelli eventualmente responsabili della predazione – misura che sarebbe già di per sé inaccettabile -, l’atto della Pat non tiene conto delle falle nei metodi di prevenzione utilizzati in questa circostanza. A Malga Boldera, infatti, soltanto 4 strutture su 12 ricorrevano a metodi preventivi e tali sistemi, inoltre, non erano applicati in modo congiunto e coordinato (ricovero notturno, cani da guardiania, presenza del pastore), come prescrive il mondo scientifico. Insomma, il sistema di prevenzione adottato a Malga Boldera presentava diverse falle che prima o poi erano destinate a manifestarsi con tutte le inevitabili conseguenze”.
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