Gli studenti dell’Università di Trento sono tornati a manifestare fuori dalla facoltà di Sociologia, a Trento, per chiedere risposte sul caro affitti e per il diritto allo studio. La stessa protesta è stata portata avanti dagli studenti proprio in questi giorni anche in altre città italiane.
“Non ci si può limitare a dire che la formazione delle giovani generazioni è importante per il futuro delle nostre comunità quando poi non si fa nulla o molto poco per tradurre in impegno concreto queste affermazioni”, scrivono in una nota Cgil, Cisl e Uil del Trentino, che erano presenti alla manifestazione. “L’impossibilità di trovare un alloggio se non a prezzi elevatissimi, che solo poche famiglie possono permettersi, vuol dire limitare il diritto allo studio. Così come non investire sull’Università, con risorse adeguate, e sull’opera universitaria per il potenziamento degli alloggi è limitare il diritto allo studio. Abbiamo letto che per il presidente Fugatti questi non sarebbero temi da campagna elettorale. Crediamo, invece, che tutte le questioni che toccano la vita delle persone lo siano”, ribadiscono Manuela Faggioni (Sunia Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil).
Il caro affitti è un problema che non riguarda solo gli studenti. “È solo un’altra faccia dell’emergenza abitativa che grava sul Trentino”, insistono i sindacalisti, ricordando che dare risposta agli studenti e alle loro famiglie con un sistema di alloggi pubblici alleggerirebbe la pressione sul mercato immobiliare, mitigando gli aumenti dei prezzi. “Se ci fossero più case pubbliche per le famiglie e più alloggi pubblici per gli universitari, si determinerebbe un sistema “calmiere” sul mercato a vantaggio non solo delle fasce più deboli, ma anche del ceto medio e delle tante lavoratrici e lavoratori che non trovano un’abitazione corrispondente alle loro capacità di spesa”.
Cgil Cisl e Uil chiedono anche all’Opera universitaria di valutare la possibilità di effettuare manifestazioni di interesse sul mercato privato per attivare partenariati pubblici/privati per aumentare l’offerta di alloggi per gli studenti sul mercato immobiliare.
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