Nella Casa del Clero di Trento, alla quale aveva dedicato il suo impegno come presidente e nell’infermeria in cui ha trascorso gli ultimi sei anni di faticosa malattia, si è spento ieri a 95 anni don Marco Giuliani, canonico della Cattedrale e penitenziere apprezzato.
Una figura di sacerdote contraddistinta dalla mitezza e dalla bontà, dall’apertura agli altri e da un’attenzione pastorale molto vivace: nella città di Trento ha lasciato il segno la sua presenza come guida per ben 26 anni (dal 1977 al 2003) della parrocchia di San Pietro (dove era stato cappellano da giovane) ricoprendo per cinque anni anche il ruolo di decano della città (dal 1979 al 1984).
Subentrato a don Dante Clauser in anni di grande fervore anche sociale ne ha raccolto il testimone dedicandosi ad un’attenzione spiccata alle problematiche specifiche del centro storico e affrontando anche problemi di disagio giovanile, e non solo, emergenti in città.
Aveva raccolto anche l’eredità della gloriosa istituzione oratoriana di San Pietro che ha mantenuto e rilanciato puntando sull’aiuto di molte famiglie. Anche come decano aveva strettamente collaborato con gli altri parroci per avviare delle esperienze di carità a servizio dei più poveri e per lanciare ai “cristiani della città” delle proposte significative per vincere l’anonimato cittadino.
Nella prospettiva del servizio sacerdotale aveva accolto anche la fase faticosa della sua malattia progressiva, dando testimonianza di una grande fedeltà al Suo Signore che ha servito per ben 72 anni di ministero.
I funerali si terranno venerdì 11 alle ore 10 in Cattedrale a Trento e alle 14.30 a Dambel.
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