Le precipitazioni di 40-50 millimetri che sono cadute nella notte tra lunedì e martedì hanno interessato soprattutto la parte sud del Trentino. Lo scrive la Provincia di Trento riportando i dati raccolti dalla rete delle stazioni meteorologiche.
3.142 i fulmini che hanno colpito il Trentino. A Trento Laste è stato registrato il dato più rilevante per quanto riguarda le raffiche di vento, pari a 95 chilometri orari. Si è trattato di un evento intenso, che ha messo in allarme la cittadinanza, con centinaia di chiamate alla Centrale unica dell’emergenza e alla Centrale operativa del Vigili del Fuoco. Quest’ultima ha lavorato in assetto rinforzato gestendo quasi 300 eventi nell’arco di 18 ore, che sono stati affrontati e risolti da circa 70 Corpi dei Vigili del fuoco volontari e dal Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento. Le zone più colpite sono state l’Alto Garda e Ledro, il Trentino meridionale e la Val del Chiese.
Nella serata di lunedì la Centrale unica dell’emergenza aveva attivato la modalità operativa del filtro laico, che ha permesso alle due Centrali – Unica dell’emergenza ed Operativa dei Vigili del fuoco – di gestire un numero maggiore di telefonate e di fare una prima scrematura in base all’effettiva urgenza. Per la gestione dei diversi eventi, sono transitate tramite la Centrale operativa dei Vigili del fuoco quasi 2.000 comunicazioni radiotelefoniche, pari a circa 2 telefonate, o comunicazioni radio di collegamento con i vari Corpi dei Vigili del fuoco volontari, al minuto.
Nello specifico, gli interventi richiesti hanno riguardato allagamenti (90 eventi); taglio piante (50); servizi tecnici (45); problematiche relative alla viabilità, con smottamenti e presenza di materiale sulle strade (30); incendi e incidenti stradali gravi (25); soccorsi tecnici urgenti (15) e dissesti statici e oggetti pericolanti (10).
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