Maltempo, la maggior parte delle chiamate arrivate nella notte del 24 luglio viene dalla zona di Arco

Sono probabili rovesci e temporali nella giornata di oggi, martedì 25 luglio. Si tratterà, spiega Meteotrentino, di fenomeni sparsi e di intensità generalmente minore rispetto a quelli della notte trascorsa, ma che potranno comunque essere associati a grandine, precipitazioni localmente abbondanti e raffiche di vento.

La nuvolosità rimarrà variabile alternando annuvolamenti a schiarite. In serata e fino al mattino di domani, mercoledì 26 luglio, rinforzo dei venti da nord con locali raffiche di föhn in valle. Domani, mercoledì 26, la giornata sarà invece molto soleggiata anche se in montagna non saranno del tutto esclusi alcuni locali rovesci o brevi temporali pomeridiani.

GLI INTERVENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE

L’importante evento meteo che si è verificato tra ieri e questa notte ha interessato soprattutto il Trentino meridionale, con particolare riferimento alla zona di Arco, e l’alto Sarca. Le segnalazioni arrivate alla Protezione civile riguardano perlopiù allagamenti, schianti di alberi, rotture di tegole e finestre da tetto. Questa mattina le chiamate sono giunte da diverse località del Trentino. La maggiore concentrazione di pioggia si è avuta a Malga Bissina: 73,0 mm dalla mezzanotte del 24 luglio.

Tra gli eventi da segnalare: una intensa grandinata abbattutasi ieri in bassa Valsugana; alcuni allagamenti, domestici e in qualche strada e piazza, tra Trento e la Valsugana, sempre ieri; una colata di detriti dal Rio Dosson in val Genova; il sottopasso della SP 59 Nomi – Calliano allagato; uno smottamento al km 23,250 del SS 421 dei Laghi di Molveno e Tenno; un soccorso a turisti nel torrente Palvico; alcune colate localizzate di materiale.

Per quanto riguarda gli interventi sulla rete stradale, il ripristino è in corso di svolgimento e in via di conclusione. Oltre agli interventi fatti sul territorio, da segnalare anche l’attività messa in campo questa notte per limitare il trasporto di materiale fluitato sul fiume Sarca. L’attività si è svolta utilizzando la diga di Ponte Pià (gestita da HDE) dove, attraverso scarichi controllati, si è cercato di ridurre la portata in arrivo da monte e limitare il trasporto di materiale vegetale (fluitato) verso valle.

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