Gli archivi dell’associazione “Beati i costruttori di pace” affidati al Museo storico di Trento quali “segnavia di pace”

Trento – La Trento consegna degli archivi di “Beati i costruttori di pace”. Da sinistra, Katia Malatesta, Massimiliano Pilati, don Marco Costalunga, padre Alex Zanotelli, Rodolfo Taiani e Giuseppe Ferrandi

C’è la volontà di non disperdere e, anzi, di valorizzare e rendere accessibili i vasti archivi che conservano la memoria delle campagne, dei progetti e dei contributi di pensiero dell’associazione “Beati i costruttori di pace” e di padre Alex Zanotelli, il comboniano ispiratore e protagonista dell’attivismo italiano negli ultimi quarant’anni, dietro all’iniziativa del Forum trentino per la pace e i diritti umani che nelle scorse settimane si è concretizzata attraverso il coinvolgimento della Fondazione Museo storico del Trentino, da tempo impegnata nella costruzione di una rete di documentazione sul tema della pace.

Il percorso che ha portato ad assicurare questo patrimonio alla fruizione pubblica è stato illustrato giovedì 13 luglio a Trento presso la Sala dell’Aurora di Palazzo Trentini, sede della Presidenza del Consiglio provinciale, nell’incontro “Come tanti segnavia: attraverso gli archivi dei protagonisti il percorso storico dell’ideale e dell’impegno pacifista”, promosso  dal Forum trentino per la pace e i diritti umani di concerto con la Fondazione Museo storico del Trentino e il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento.

In apertura, Katia Malatesta (vicepresidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani), Giuseppe Ferrandi (direttore generale della Fondazione Museo storico del Trentino), e Rodolfo Taiani (responsabile area archivi della Fondazione)  hanno sottolineato, con accenti diversi, l’importanza di non disperdere il patrimonio di pensiero dei “Beati”: salvarne le carte non significa archiviare questa significativa esperienza “popolare” (come ha rivendicato padre Alex Zanotelli nell’intervista a Vita Trentina), ma piuttosto valorizzarla riconoscendone il valore anche per l’oggi.

Don Mario Costalunga, cofondatore di “Beati i costruttori di pace”, ha ripercorso poi  il cammino dell’associazione, nata dall’appello omonimo elaborato nel 1985 presso il Seminario diocesano di Vicenza dal gruppo fondatore: con don Costalunga e padre Zanotelli c’erano don Albino Bizzotto, don Giuseppe Bonato e don Vittorio Cristelli.

Spazio quindi all’intervento di padre Alex Zanotelli, introdotto da Massimiliano Pilati, presidente del Forum Trentino per la pace e i diritti umani.

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