È stato inaugurato sabato 8 luglio in Vigolana Il Giardino delle Radici, dedicato a Suor Paolina, santa protettrice e patrona degli emigrati trentini, pensato dall’Altopiano della Vigolana e dall’Apt Alpe Cimbra per promuovere e sostenere il Turismo delle Radici.
Il bosco giardino sorge su un’area devastata nel 2018 dalla tempesta Vaia e i suoi alberi sono dedicati nominativamente alle famiglie partite per il Brasile dalla Vigolana a fine Ottocento. Per far crescere il bosco, grazie alla collaborazione dei custodi forestali, chi vorrà potrà piantare una nuova piantina dedicata al proprio bimbo/a. I genitori potranno scrivere il nome del proprio/della propria bambina su una targhetta.
Presenti all’inaugurazione Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico PAT; Paolo Zanlucchi, sindaco Altopiano della Vigolana; Mauro Stenico, sindaco di Fornace; Piergiorgio Pisetta, vicesindaco di Albiano; Michela Pacchielat, assessora comunale alla Cultura Altopiano della Vigolana; Daniela Vecchiato, direttrice APT Alpe Cimbra. “L’albero è il simbolo della vita e della crescita, una memoria viva del sacrificio che degli emigrati trentini in Brasile hanno regalato ai trentini rimasti nelle loro terre di origine, il simbolo della ricchezza culturale ed economica che gli emigrati brasiliani hanno generato nella terra della loro emigrazione – ha spiegato il sindaco Paolo Zanlucchi -. Ma è anche il simbolo delle profonde radici della loro appartenenza alla terra originaria e del legame che essi sentono verso di essa, legame che si vuole promuovere anche presso la popolazione locale sviluppando la conoscenza della storia dell’emigrazione e la ricostruzione dei legami tra i ceppi familiari al di qua ed al di là dell’oceano”.
“L’etimologia del termine giardino ‘Gart o Hart’ – ha aggiunto Michela Pacchielat, assessora comunale alla Cultura – ci riporta al termine “cingere, circondare” e questo luogo vuole essere innanzitutto un abbraccio tra chi è partito e chi è rimasto, ma anche un luogo ornamentale, dove sostare lasciando andare i pensieri immersi nel ricordo dei colori e dei profumi della terra natale lontana o da visitare riscoprendo i colori e i profumi dei propri avi”. Alla manifestazione ha partecipato anche un gruppo di brasiliani del Circolo di Nova Trento di origini trentine ricevuti nei giorni scorsi anche dal presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder. La delegazione è stata accompagnata dal sindaco Zanlucchi e dalla vicesindaca Pacchielat.
L’Altopiano della Vigolana è profondamente legato con il Brasile. Nel paese di Vigolo Vattaro nel 1865 nacque Amabile Visintainer, emigrata a 10 anni nel sud del Brasile con la sua famiglia e con altri 18 gruppi di Vigolo Vattaro. Negli anni e crescendo, Amabile Visintainer divenne Suor Paolina, proclamata santa protettrice e patrona degli emigrati trentini, nel 2002, la prima in Trentino e in Brasile, da Giovanni Paolo II. La storia di Suor Paolina si intreccia con quella di oltre 34 mila tirolesi trentini dell’epoca emigrati nel sud dell’America. Oggi in Sud America ci sono oltre 2 milioni di discendenti tirolesi trentini. In Trentino ogni anno soggiornano o transitano almeno 5 mila brasiliani. I luoghi natali di Santa Paolina, sull’Altopiano della Vigolana, sono meta di pellegrinaggi e le Piccole Suore presenti registrano centinaia di visite l’anno di brasiliani che arrivano in forma non organizzata.
L’Alpe Cimbra vuole dunque promuovere il “Turismo delle Radici” per incentivare i visitatori sulle tracce di Santa Paolina in Vigolana alla scoperta dei suoi luoghi natali e potenziare i collegamenti con il Brasile e con le città brasiliane trentine come Nova Trento, sede del Santuario di Santa Paolina che conta oltre un milione di visitatori l’anno. “Il Turismo delle Radici – ha commentato la direttrice dell’APT Alpe Cimbra, Daniela Vecchiato – è una grandissima opportunità per il Trentino, il territorio dell’Alpe Cimbra e della Vigolana. Vogliamo creare un’offerta turistica per promuovere vacanze in Trentino per i nostri connazionali all’estero e permettere loro la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine attraverso eventi e itinerari. Il Turismo delle Radici consente di offrire esperienze autentiche a contatto con il territorio, e stimola il turismo ecosostenibile perché valorizza aree meno conosciute e meno gettonate”.
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