I lavoratori del porfido annunciano lo sciopero nella settimana che va dal 3 al 7 luglio. Le organizzazioni sindacali di settore (Fillea Cgil e Filca Cisl) avevano chiesto 200 euro mensili da allocare su voci fisse della retribuzione, mentre Confindustria, Artigiani e Cooperazione hanno offerto 80 euro da suddividere in tre parti: il 40% su voci fisse e ricorrenti (indennità di settore), il 30% su mensa, trasporti e premio di risultato e il 30% sul cottimo. Dopo questa decisione, i lavoratori hanno proclamato una settimana di sciopero.
Si tratta, secondo i lavoratori, di “recuperare la dignità di un settore che è il meno pagato del Paese. La paga giornaliera del settore escavazioni minerali del nord est è più alta di circa il 25% – riportano i sindacati – e se parliamo di Paese la distanza è persino maggiore. E non è solo retribuzione, perché le condizioni di lavoro a volte rasentano l’indecenza. Mancanza di acqua corrente in alcune cave, servizi igienici a volte fatiscenti…”.
Nella settimana dal 3 al 7 luglio, i lavoratori organizzeranno dei presidi nelle zone delle cave e davanti agli uffici delle istituzioni.
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