Il Tar di Trento ha rigettato il ricorso presentato dalla Lav per estendere l’impugnativa al Pacobace, al documento Ispra-Muse per la gestione degli orsi problematici e alle linee guida provinciali che legittimerebbero l’uccisione dell’orsa Jj4. Soddisfatto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che evidenzia come le ordinanze del Tar confermino “la bontà dell’operato dell’amministrazione e la correttezza delle scelte individuate nel perseverare con un’azione energica a tutela del territorio e dei cittadini che lo abitano”.
“Il ricorso è stato respinto, quindi i tre documenti che consentirebbero di uccidere gli orsi trentini restano efficaci, ma il Tar ha dato una chiara indicazione circa l’avvio del trasferimento di Jj4, ordinando alla Provincia di Trento di valutare ed esprimersi sul piano messo a punto dall’associazione (e presentato pubblicamente il 19 giugno, ndr) entro il 13 luglio prossimo, data fino alla quale l’esecuzione di Jj4 e Mj5 è stata sospesa dal Consiglio di Stato“, scrive la Lav.
“Ora la responsabilità è tutta della Provincia di Trento alla quale ribadiamo quanto affermato dal Tar chiedendo di darci un riscontro sul nostro piano: noi già da ora, ma ancor di più dal 14 luglio siamo pronti per procedere con il trasferimento di Jj4 – afferma Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali Selvatici – mentre il nostro ufficio legale è già al lavoro per depositare, entro la prossima settimana, un ricorso in appello per insistere con l’annullamento dei documenti a fondamento dei provvedimenti di abbattimento degli orsi trentini. Nel corso dell’udienza la Provincia aveva utilizzato ogni pretesto per attaccare il piano proposto dalla Lav pur di sostenere che l’unica soluzione possibile fosse l’uccisione degli orsi, giungendo a sottolineare l’assenza di documentazione Cites che solo la stessa provincia di Trento – in quanto ente pubblico e attuale proprietario giuridico degli animali – può acquisire. Un tentativo talmente maldestro che il Tar non lo ha neppure preso in considerazione nella sua ordinanza di stamane. L’udienza del Consiglio di Stato del 13 luglio, diventa quindi un evento spartiacque tra la vita e la morte di JJ4 e MJ5, noi non demorderemo neppure in quella fase, già da ora siamo al lavoro per indurre la provincia di Trento ad esprimersi sul piano di trasferimento di JJ4, come disposto dal TAR”, conclude Vitturi.
Dal canto suo, la Provincia di Trento precisa che, allo stato attuale, “non potrà comunque procedere all’abbattimento di JJ4 e MJ5, alla luce dei decreti cautelari del Consiglio di Stato: la decisione collegiale alla camera di consiglio è prevista per il prossimo 13 luglio”.
Per quanto riguarda l’ipotesi di trasferimento di JJ4 avanzata dai ricorrenti, dice la Provincia di Trento in una nota, “il Tar conferma che questa iniziativa non è prevista dall’ordinamento. Va peraltro detto che nel corso dell’udienza di ieri, non è stata nemmeno provata la concreta percorribilità del trasferimento dell’animale, anche in termini di sicurezza, fermo restando che le proposte non risultano vincolanti per l’amministrazione”.
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