Gestione grandi carnivori, WWF e Io non ho paura del lupo: “Lo scenario è desolante”

Foto Gianni Zotta

A tre mesi dai fatti di Caldes, “lo scenario è desolante”. Lo scrivono le associazioni WWF Trentino odv e Io non ho paura del lupo aps in una nota, denunciando “l’operato della Provincia di Trento rispetto alla carenza di iniziative messe in atto allo scopo di informare, educare e lavorare per la coesistenza tra uomo e grandi carnivori”. Le due associazioni si augurano “un cambio di rotta”.

È “evidente”, secondo WWF Trentino e Io non ho paura del lupo, “come non esista alcuna progettualità da parte degli uffici provinciali per sviluppare e proporre ai cittadini iniziative rispetto a questi temi in un periodo tanto delicato e all’inizio della stagione turistica”.

Ad oggi, scrivono le associazioni, “sul territorio provinciale nulla è cambiato e non si tratta solo della cronica mancanza di informazione, diritto di ogni cittadino: ad una segnaletica insufficiente ed inadeguata nelle aree di presenza del plantigrado si affianca la perpetua carenza in molte aree di cassonetti a prova d’orso, ingrediente fondamentale per scongiurare potenziali situazioni critiche, così come, dopo 90 giorni, resta eternamente in sospeso anche l’adozione del bear spray, a dimostrazione dell’incapacità politica di risolvere una questione importante di concerto con il Governo nazionale con cui l’Amministrazione provinciale condivide le forze di maggioranza”.

Nelle scorse settimane è stato convocato un incontro con le categorie interessate per parlare di grandi carnivori, “evento a cui però – sottolineano WWF Trentino e Io non ho paura del lupo aps – non sono state invitate le associazioni ambientaliste, realtà che da sempre di occupano di fauna e ambiente in Trentino e tra i primi portatori di interesse sul tema; per completezza di informazione sono state invitate all’evento l’Associazione Vignaioli del Trentino, l’Associazione Trentina dell’Edilizia e la Croce Rossa Italiana”.

“La paura – commentano le due associazioni – ad oggi rimane il tema principale, e viene alimentata attraverso iniziative discutibili che non trovano alcun riscontro nella Scienza e nelle esperienze delle altre regioni italiane, come le recenti modifiche al protocollo per i soccorritori impegnati nelle operazioni notturne, secondo il quale ogni intervento verrà valutato ‘caso per caso’ rispetto alla presenza di grandi carnivori in zona. Questo tipo di iniziative non solo sottolinea ancora una volta la totale inadeguatezza gestionale e la mancanza di conoscenza del Dipartimento della Protezione civile (a cui è stato accorpato il Servizio foreste e fauna) rispetto al tema dei grandi carnivori, ma imbarazza i volontari e i professionisti del soccorso che del Trentino sono fiore all’occhiello e che si sacrificano ogni giorno per intervenire in caso di bisogno, in ogni condizione e con le opportune valutazioni di sicurezza”.

WWF Trentino e Io non ho paura del lupo aps commentano che “il lupo è presente sulle Alpi da oltre 30 anni, da 11 in Trentino, mentre nel resto d’Italia è spesso presente da decenni con densità decisamente superiori a quelle locali, eppure non è nota alcuna limitazione relativa alle attività di soccorso rispetto alla presenza sia del lupo, sia nelle Regioni interessate dalla presenza dell’orso bruno (Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Abruzzo, Molise, Marche, Lazio)”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina