C’è tempo fino al prossimo 26 maggio per iscriversi all’ultima edizione del corso di avviamento e di aggiornamento all’attività di spazzacamino, promosso e finanziato dal progetto europeo Prepair e dalla Provincia di Trento. Due i corsi in programma, uno di avviamento alla professione da 164 ore, che si svilupperà su un periodo indicativamente di tre mesi, e uno limitato ai moduli di aggiornamento da 32 ore che si intersecheranno con il corso principale.
Nonostante le conoscenze e le moderne tecnologie del settore siano in grado di contenerle in maniera molto efficace, la combustione della biomassa in piccoli impianti domestici è attualmente fra i principali responsabili delle emissioni di particolato primario in atmosfera. La quantità e qualità di queste emissioni è fortemente influenzata da fattori quali la tipologia e qualità dei generatori, la progettazione e realizzazione degli impianti, la corretta e regolare esecuzione delle operazioni di manutenzione e le modalità con le quali l’impianto viene condotto. In particolare, sulla manutenzione ordinaria delle canne fumarie e sulla conduzione dell’impianto la figura dello spazzacamino costituisce un elemento di fondamentale importanza in quanto può garantire non solamente la correttezza dell’utilizzo in sicurezza degli impianti domestici alimentati a legna/pellet e delle canne fumarie, ma anche creare le condizioni per la riduzione delle emissioni di inquinanti.
Pur trattandosi di soggetti operanti nella realtà e tipologicamente individuati con questo nome, gli spazzacamini non dispongono di alcun riconoscimento formale né nella legislazione nazionale, né nei repertori e/o atlanti regionali delle professioni. Per questo motivo, fra le azioni del progetto Life Prepair vi è stata la definizione di uno specifico profilo professionale: le singole regioni che partecipano al progetto si sono attivate per dare riconoscimento formale a questo profilo. La possibilità di accreditarsi ed essere inseriti nell’elenco provinciale quale operatore qualificato “spazzacamino” può avvenire solamente potendo dimostrare di essere in possesso delle competenze, conoscenze e abilità indicate nel profilo professionale.
Il corso è quindi stato pensato ed è strutturato per consentire a chiunque di avviarsi per la prima volta a questa “nuova” professione, ma anche a chi già opera, di acquisire o consolidare queste competenze, conoscenze e abilità attraverso moduli di formazione teorica e momenti e moduli operativi e pratici.
“Si tratta di un’iniziativa che in questi anni ha riscosso grande interesse e che ha ha contribuito a formare e qualificare numerose figure professionali che nelle nostre comunità svolgono ancora un ruolo di fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini e per il corretto funzionamento degli impianti a combustione”, le parole del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina.
L’iniziativa, la quarta ed ultima di quelle proposte da Provincia e Prepair, prenderà il via a inizio giugno.
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