La Lav chiede che il corso di M62, rinvenuto morto domenica scorsa, sia analizzato coinvolgendo anche il Centro di referenza nazionale del Ministero della salute per la medicina forense veterinaria.

“Chiediamo urgenti e approfondite analisi per accertare le cause che hanno determinato la morte di M62 – chiede la Lav – e se dovesse essere confermata l’ipotesi bracconaggio siamo pronti a denunciare anche chiunque abbia in questi giorni istigato i cittadini ad azioni violente nei confronti degli orsi, magari ipotizzando la necessità di ridurne il numero fomentando odio nei confronti di questi animali”.

Il corpo di M62 – che, assieme a Jj4 e Mj5, era tra gli orsi che il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva dichiarato di voler abbattere – è stato portato nella serata di ieri, 2 maggio, all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Trento. Secondo quanto riporta la Lav, “risultano tuttora poco chiare le cause della sua morte”. Secondo le informazioni riportate dalla Provincia di Trento a poche ore di distanza dal ritrovamento del corpo dell’orso, le ferite rilevate fanno pensare che la morte possa essere correlata ad un evento di predazione da parte di un altro orso, un fenomeno che non è infrequente.

La Lav sostiene che “l’animale potrebbe anche essere stato vittima di un atto di bracconaggio, magari come conseguenza diretta del clima di violenza suscitato dalle dichiarazioni pubbliche di Fugatti a seguito della morte di Andrea Papi. Da quel giorno, infatti, il Presidente trentino, pur di distogliere l’attenzione dalle sue responsabilità, non perde occasione per puntare il dito contro gli orsi chiedendone l’uccisione o la deportazione in massa in altri territori. In questo contesto risulta oggettivamente difficile fidarsi delle comunicazioni ufficiali che giungono dalla Provincia di Trento”, conclude la Lav.