Sono otto gli operatori di cooperativa Arianna al lavoro con i senza dimora e con i giovani di Trento dal lunedì al sabato. “Il Comune di Trento – spiega il sindaco di Trento, Franco Ianeselli – ha varato un nuovo ‘servizio territoriale di strada’ proprio per dare un punto di riferimento a chi arranca. L’obiettivo è quello di dare una chance a chi pensa di non averne più. E di guardare non solo al disagio, ma alle persone, con le loro storie dolenti in cerca di riscatto”.

Cooperativa Arianna, individuata dal Comune come gestore del Servizio territoriale di strada e di pronto intervento sociale in Val d’Adige, si occupa dell’Unità di strada dal 1° gennaio di quest’anno. L’intervento prevede la costruzione di relazioni con chi vive ai margini e solitamente è privo di sostegno familiare, l’accompagnamento ai servizi e la costruzione di una rete con i volontari. Sono oltre cento le persone monitorate in questi primi mesi di avvio del servizio.

Sono duecento, invece, i giovani che rientrano tra i contatti di cooperativa Arianna per il lavoro di Educativa di strada. “Stimoliamo la creatività giovanile e cerchiamo di costruire ponti con il territorio. Si tratta di un intervento innovativo, perché mette insieme Unità ed Educativa di Strada”, ha spiegato Maurizio Camin, presidente di cooperativa Arianna, in conferenza stampa post Giunta comunale.

Una terza azione sarà attiva dalla seconda metà dell’anno in collaborazione con la Provincia di Trento e con il Comune di Rovereto: si tratta del Pronto intervento sociale, una novità per il territorio della Val d’Adige. Il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali (2021-2023) lo definisce come un servizio in risposta a “urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgano repentinamente e improvvisamente, producendo bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva”.