Con l’iniziativa Musica tra le Righe, la società Filarmonica di Trento propone tre conversazioni attorno a riflessioni letterarie e storiche divulgate dall’editoria italiana sensibile al tema del rapporto tra musica, letteratura, storia e territorio. Gli appuntamenti saranno presentanti nelle date del 2, 9 e 16 maggio, alle 18.
Il primo appuntamento, martedì 2, è dedicato a “Il maestro e l’Infanta“, tratto dal romanzo di Alberto Riva e presentato dal direttore artistico della Società Filarmonica, Antonio Carlini. La storia narrata vede come protagonista un giovane compositore che, nell’estate del 1720, parte dall’Italia per arrivare alla corte di re João V, a Lisbona. Comincia così l’avventura musicale di Domenico Scarlatti, uomo mite e tormentato, il cui compito è quello di insegnare musica alla figlia del re, Maria Bárbara di Braganza, poi sposa a Fernando di Borbone e regina di Spagna. Le sue celebri Sonate, eseguite dai più grandi pianisti del Novecento, nascono dalle esercitazioni dell’allieva. Saranno presentati, quindi, una serie di interventi musicali con l’esecuzione all’organo e al pianoforte di alcune delle più belle pagine di Scarlatti a cura di Tarcisio Battisti, docente al Conservatorio di Trento.
Il secondo appuntamento, il 9 maggio, è dedicato al libro “Le quattro ragazze Wieselberger“, vincitore del Premio Strega nel 1976 che racconta la storia della famiglia dell’autrice, Fausta Cialente. In una Trieste fine Ottocento, si muovono, aggraziate e consapevoli di un loro tragico destino le quattro sorelle Wieselberger. Sul palco, insieme al direttore artistico, interverrà il Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Roberto De Bernardis. Questo secondo appuntamento vedrà esibirsi il giovane soprano Elena Di Marino accompagnata al pianoforte da Matteo Scalet con brani tratti dalle opere di Mozart, Bellini, Zandonai e Puccini.
L’ultimo appuntamento, il 16 maggio, verrà proposto il romanzo Il giovane Mozart in Vaticano. Nel 1770 sotto la volta della Cappella Sistina si ritrovarono, tra le decine di presenti avvolti nel suggestivo buio della liturgia pasquale, due uomini: un ragazzino già prodigioso e destinato a fama immortale, Wolfgang Amadeus Mozart, e uno di cui la Storia non avrebbe ritenuto nemmeno il nome, se non ne fosse stata ora scoperta una traccia in un manoscritto della Biblioteca Apostolica Vaticana. Viene fatta una ricostruzione vivida della trascrizione a memoria effettuata da Mozart del Miserere, di Gregorio Allegri, di cui era proibita ogni divulgazione e che veniva eseguito due volte all’anno solamente dai Cantori della Cappella Sistina. Durante il pomeriggio si discuterà con l’autore Rev. don Giacomo Cardinali, commissario della Sala Espositiva Permanente della Biblioteca Apostolica Vaticana, insieme a Paolo Delama, Referente per la musica sacra dell’Arcidiocesi di Trento. La vicenda sarà narrata sulle note dell’organo suonato da Stefano Rattini.
Ingresso libero. Per maggiori informazioni consultare il sito www.filarmonica-trento.it.
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