Per ora il futuro dell’orsa JJ4, catturata nella tarda serata di ieri, dipende dal Tribunale amministrativo di Trento, che ha sospeso l’ordinanza di abbattimento firmata lo scorso 8 aprile dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
L’Avvocatura della Provincia, però, ha già depositato gli atti richiesti dal Tar di Trento sul caso dell’aggressione mortale ad Andrea Papi, chiedendo contestualmente la revoca del decreto, in modo da poter procedere con abbattimento dell’orsa ritenuta responsabile dell’uccisione.
Nel caso questa revoca arrivasse, il dirigente provinciale Raffaele De Col ha spiegato con che modalità le istituzioni procederebbero all’abbattimento. “Lo strumento che abbiamo previsto, per limitare la sofferenza dell’animale, è l’eutanasia. Si tratta della modalità che si usa anche per gli animali d’affezione quando arrivano al limite della loro vita”.
Nessuna possibilità. ora che l’orsa si trova nella gabbia del Casteller, che possa venire uccisa in altro modo, come ha aggiunto il dirigente: “Non esiste l’elemento dello sparo cruento, se non in caso di immediato pericolo. Fortunatamente per ora non abbiamo ricevuto segnalazioni di altri animali problematici, che non nascono a caso ma da una serie di comportamenti che, fin da piccoli, li fanno crescere in confidenza con l’uomo. Sono loro che possono avvicinarsi alle attività umane, e sono loro quelli per cui è previsto in caso di pericolo l’abbattimento”.
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