Cementificazione di San Cristoforo, domani il presidio: “No alla commercializzazione, al rumore e allo spreco”

Una panoramica su Valcanover e San Cristoforo.

“Se facciamo coincidere la valorizzazione turistica con la cementificazione e con un turismo che punta alla quantità, alla commercializzazione tout court, al rumore e allo spreco e non alla qualità, certamente la risposta è no”.

Le associazioni che compongono il Coordinamento per San Cristoforo (Extinction Rebellion Trentino, WWF Trentino, LIPU Trento, Circolo di Trento di Legambiente, PAN – E.P.P.A.A., LAC Trentino Alto Adige ed ENPA del Trentino) ribadiscono il loro “no” alla delibera approvata il 15 marzo dal Comune di Pergine, che prevede la costruzione di attività commerciali e nuovi edifici residenziali in un terreno agricolo di San Cristoforo al Lago per “promuovere lo sviluppo e l’offerta di strutture a carattere commerciale e terziario a servizio di San Cristoforo, nell’ottica di supportare la vocazione turistica della frazione”.

Tutto questo – riporta Extinction Rebellion – “senza interpellare i residenti e senza effettuare uno studio che valutasse gli effettivi bisogni della frazione, in cui già si trovano numerose strutture turistiche, private e pubbliche, da alcuni anni non più operative”.

Dopo un primo incontro a fine marzo, c’è stata un’altra serata pubblica ieri sera a Pergine, mentre domani (sabato 15 aprile) sarà organizzata una passeggiata a San Cristoforo “per esprimere il proprio dissenso e fare un presidio nei terreni purtroppo già disboscati in attesa di essere cementificati”, scrive Extinction Rebellion. Il ritrovo è alle 15 presso il parco di San Cristoforo, sulle rive del lago.

L’assemblea del 13 aprile

Lo scopo della delibera è quello di “supportare la vocazione turistica della frazione” di San Cristoforo. “L’uso turistico di San Cristoforo è compatibile con la difesa ambientale?”, si chiede il Coordinamento per San Cristoforo, che aggiunge: “Le rive del lago di Caldonazzo sono da sempre la spiaggia di Pergine, sia per gli abitanti che per chi desidera una vacanza rilassante a contatto con la natura. Abbattere alberi e cementificare non favorisce certo un turismo ecosostenibile, contribuisce invece a distruggere quel patrimonio di bellezza che dovremmo tutelare”.

Extinction Rebellion ricorda ancora che, “nel raggio di meno di 1,5 km dalla località ci sono già 2 supermercati e 3 famiglie cooperative”. “Il supermercato previsto di 1500 mq più relativo parcheggio ha già causato lo sradicamento di un boschetto di pioppi che proteggeva il paese dall’inquinamento acustico e ambientale della statale della Valsugana e genererà un elevato traffico che certo non valorizzerà il turismo della zona”, aggiunge Extinction Rebellion, che sottolinea anche come “la variante del Comune ha per di più ricevuto già un parere negativo da parte del Servizio urbanistica della Provincia, in quanto non coerente con la Legge provinciale 15 del 2015 che impone la limitazione del consumo di suolo negli strumenti di pianificazione territoriale. Dopo questo parere negativo, a marzo il Comune ha ripresentato la variante senza modifiche significative. Spetta ora al Servizio urbanistica pronunciarsi nuovamente, e alla Giunta provinciale fornire l’approvazione finale”.

“Da notare – conclude infine Extinction Rebellion – che non è questo il solo potenziale pesante intervento su questo fragile e piccolo territorio: tutta l’area dell’ex Hotel Lido, in mano allo stesso imprenditore, è stata disboscata quattro anni fa in previsione di costruire un’ampia area residenziale”.

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