È il 6 gennaio 2021. Un uomo, con il volto dipinto a stelle e strisce e con in testa un copricapo di pelliccia con le corna, entra trionfante nell’aula del Senato degli Stati Uniti di Capitol Hill a Washington. Tutto il mondo lo guarda. Qualche anno prima, quello stesso uomo manifestava nelle strade degli Stati Uniti portando con sé un cartello che recitava “Q sent me”, “Mi ha mandato Q”.
La compagnia teatrale Evoè! Teatro di Rovereto, in collaborazione con il drammaturgo trentino Riccardo Tabilio, porta in scena mercoledì 5 aprile al Teatro Cuminetti in debutto nazionale con un testo inedito la storia di QAnon, il più vasto movimento complottista dell’epoca moderna, e le sue tragiche conseguenze.
Lo spettacolo è prodotto in collaborazione e con il sostegno del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, ed è vincitore del bando focus Piattaforma di circuitazione del Teatro professionale dal vivo del Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, Coordinamento Teatrale Trentino e Comune di Mori.
Geminata nel 2017 a partire dalle profezie di Q, entità anonima del web che si presentava come un infiltrato nelle stanze del potere degli Stati Uniti, la dottrina di QAnon ha radunato centinaia di migliaia di seguaci in tutto il mondo. Nel corso degli anni i seguaci di Q sono stati coinvolti in diversi casi di violenza e terrorismo, fino ad arrivare all’irruzione nel Congresso degli Stati Uniti a Washington il 6 gennaio 2021. L’assalto, aizzato da Donal Trump che era uscito sconfitto dalle elezioni presidenziali del 3 novembre 2020, è stato definito “un attacco senza precedenti alla democrazia americana”.
QAnon Revolution accompagna in un viaggio alla scoperta del movimento, dalle chat nel deep web fino alle azioni più eclatanti, cercando di indagare le motivazioni e i desideri di chi sceglie di aderire a un movimento che mescola rabbia, frustrazione, sospetto, teorie politiche di estrema destra, orgoglio nazionale e voglia di rivalsa. Una teoria del complotto capace di influenzare la traiettoria politica degli Stati Uniti d’America che bisogna avere il coraggio di guardare ad occhio nudo, senza ridurla a semplice bufala.
In scena tre protagonisti del movimento: Jake Angeli, lo “Sciamano di QAnon”, l’iconico manifestante dal copricapo cornuto, protagonista dell’assalto al Congresso; Edgar Maddison Welch e il suo attacco armato a una pizzeria di Washington, che diede per primo rilevanza mediatica alla teoria; Ashli Babbitt, altra protagonista dell’effrazione del Campidoglio e unica vittima del 6 gennaio per colpi di arma da fuoco.
A sostenere la drammaturgia sono fonti giornalistiche e saggi come l’imprescindibile La Q di Qomplotto di Wu Ming 1, che rendono lo spettacolo contemporaneamente fiction e indagine.
Lascia una recensione