Dopo gli appuntamenti a Cavalese e a Pozza di Fassa delle scorse settimane, è proseguito anche nella serata di ieri, lunedì 27 febbraio, con un nuovo dibattito che si è tenuto al Teatro di Cembra, il confronto con le comunità dei territori interessati sul tema del futuro dell’ospedale delle Valli dell’Avisio. Sul tavolo le due ipotesi rappresentate dalla ristrutturazione dell’ospedale di Cavalese e dalla nuova realizzazione (con la proposta di partenariato pubblico – privato) in località Masi o in un’altra area.
Notevole la partecipazione degli amministratori locali e della cittadinanza e numerosi gli interventi, alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, accompagnato dai tecnici provinciali e dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. In sala anche l’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana e il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti.
“Di fronte a una scelta strategica per il futuro della comunità, con particolare riferimento alle Valli dell’Avisio – ha detto Fugatti – è importante approfondire i pro e i contro delle diverse ipotesi per l’ospedale. Puntiamo ad una comunità consapevole, partecipe di scelte determinanti per diverse decine di anni. E saranno proprio i territori a decidere, tenendo ben presente che sono disponibili le necessarie risorse per seguire l’una o l’altra strada progettuale, tracciate entrambe rigorosamente nel solco della sanità pubblica. Una scelta che, anche alla luce delle sfide e delle questioni emerse negli ultimi anni, come la pandemia da covid-19 da un lato e la Facoltà di Medicina dall’altro, necessita di una approfondita conoscenza delle diverse opzioni in campo. Di qui l’importanza di questo percorso informativo, reso possibile anche grazie alla sensibilità istituzionale degli amministratori del territorio e alla loro collaborazione. Li voglio ringraziare per aver sostenuto e condiviso questo articolato scambio di vedute con la comunità, caratterizzato da grande attenzione, curiosità e anche da momenti di confronto acceso ma fondamentale per la partecipazione e la valorizzazione del contributo dei cittadini. Fermo restando che la responsabilità finale resta in capo alla Giunta provinciale”.
L’incontro di Cembra (il terzo momento pubblico dopo il confronto con i consiglieri comunali delle Valli dell’Avisio) ha offerto l’opportunità di parlare di sanità e servizi in un territorio, è stato evidenziato, che per una parte si rivolge naturalmente alla Valle dell’Adige e per un altra alla Valle di Fiemme.
Il valore strategico dell’ospedale delle Valli dell’Avisio è stato quindi sottolineato anche dal presidente della Comunità della Valle di Cembra Simone Santuari. “Ci aspettiamo – ha detto – un servizio sanitario di alto livello. E’ importante quindi una riflessione anche su una viabilità adeguata e una contestuale attenzione ai servizi sanitari specificatamente in Valle di Cembra.”
Ricca di dettagli l’illustrazione delle proposte progettuali, attraverso l’analisi dei rispettivi vantaggi e delle problematiche collegate: dalla ristrutturazione dell’ospedale di Cavalese all’intervento ipotizzato per una nuova costruzione, tenendo presenti gli aspetti legati alla viabilità, alla logistica, alla vivibilità della struttura, ai costi e, certamente non ultimo aspetto, alla salvaguardia del territorio.
Alla serata hanno preso parte, fra gli altri, la sindaca del Comune di Cembra Lisignago Alessandra Ferrazza, il sindaco del Comune di Giovo Vittorio Stonfer, la sindaca del Comune di Sover Rosalba Sighel, il sindaco del Comune di Albiano Martino Lona, il sindaco del Comune di Altavalle Matteo Paolazzi, il sindaco del Comune di Segonzano Pierangelo Villaci, il presidente della Comunità Territoriale della Val di Fiemme Giovanni Zanon, oltre ad assessori comunali e consiglieri provinciali.
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