“Nel 2022 sono state 1.173.009 le prestazioni sanitarie prenotate. Per quanto riguarda il tema della carenza di medici, che si registra su tutto il territorio nazionale, stiamo lavorando sull’attrattività del nostro territorio, sulla formazione di nuovi medici e sull’aumento dei posti nella scuole delle professioni sanitarie”.
Queste le parole dell’assessora provinciale alla salute, Stefania Segnana, che venerdì 24 febbraio è intervenuta al convegno organizzato dall’associazione per i diritti degli anziani in collaborazione con Uil Pensionati e Uil Fpl Sanità, a Palazzo Geremia, a Trento, dal titolo “Superare le criticità e malfunzioni del sistema sanitario trentino”.
“La pandemia – ha ammesso Segnana – ha messo in risalto delle criticità che la sanità trentina già stava vivendo come la difficoltà ad accedere alla prestazioni sanitarie e la carenza di personale sanitario”.
Sul fronte della conciliazione famiglia-lavoro, l’assessora ha spiegato che “da marzo, a seguito dell’accordo tra sindacato e Apss, partiranno anche i part time per i professionisti sanitari“.
I rappresentanti sindacali e i professionisti sanitari hanno rivolto un appello direttamente ai cittadini: disdire per tempo le visite mediche nel caso di impossibilità a recarsi all’appuntamento o ad accettare gli appuntamenti proposti anche se lontani dalla propria abitazione. “Anche queste azioni – è stato detto nel corso dell’incontro – possono contribuire ad abbattere le liste d’attesa”.
Nel corso degli anni il Centro unico di Prenotazione (Cup) – ha riportato Segnana – ha visto un progressivo incremento dei valori, che sono passati da 1.118.206 prenotazioni nel 2016 a 1.257.213 prenotazioni nel 2019. Vi è stata poi la drastica discesa del numero di prenotazioni nel 2020, causata dalla pandemia da Covid-19: il numero delle prenotazioni è sceso a 970.880. Nel 2021 sono state registrate 1.120.932 prenotazioni, a cui vanno aggiunte 1.066.000 prenotazioni per tamponi e vaccinazioni Covid. Nel 2022 sono state 1.173.009 le prenotazioni, ritornando ad una progressiva ripresa della domanda che si sta lentamente riportando sui valori pre-Covid, ha riportato l’assessora alla salute.
“Sono state attivate strategie quali l’assunzione di nuovi professionisti tramite concorsi pubblici e attribuzioni di incarichi orari nell’ambito della specialistica ambulatoriale”, ha detto Segnana, che ha parlato anche dell’“aumento dell’attività ambulatoriale”, fatto “attivando l’Istituto delle prestazioni orarie aggiuntive per cardiologia, medicina, fisiatria, neurologia e urologia”.
“E’ stata implementata l’offerta delle strutture accreditate per le prestazioni di radiodiagnostica e ridefinite le agende di alcune branche specialistiche. Infine è stata attivata una specifica forma di rimborso economico per una serie di prestazioni critiche fruite presso strutture private come per esempio le visite medico sportive. Tali strategie hanno permesso di recuperare spazi disponibili e ridurre in parte i tempi d’attesa in particolare nelle prestazioni specialistiche quali visita pneumologica, dermatologica, flebologica e angiochirurgica. Presentano ancora criticità le visite per oculistica, gastroenterologica, cardiologica e neurologica“, ha concluso Segnana.
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