Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha portato in aula del Consiglio provinciale la comunicazione riguardo alla vicenda dell’Ice Rick di Piné.

“Solo oggi si è concessa la comunicazione all’aula, ormai a iter concluso. Un fatto che mostra disprezzo per il Consiglio“, ha commentato il consigliere provinciale del Partito Democratico, Luca Zeni. La comunicazione che le Olimpiadi non avrebbero avuto come sede Baselga di Piné, infatti, è stata data due settimane fa. Qualche giorno prima le opposizioni chiedevano che il presidente Fugatti facesse una comunicazione in Consiglio provinciale sulla vicenda dell’Ice Rink; comunicazione che è stata fatta slittare a febbraio.

La proposta di rinunciare alle gare di pattinaggio – ha riportato Fugatti – è arrivata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, il 22 novembre. In quel frangente Malagò ha affermato che la porta rimaneva aperta per le Olimpiadi giovanili, ed ha avanzato la proposta di fare della struttura di Baselga il centro federale del tiro con l’arco, ha riportato Fugatti.

“La struttura Pat però è andata comunque avanti sulla strada dell’adeguamento dell’Oval”, ha spiegato il presidente della Provincia di Trento. “C’è stato poi il passaggio del nuovo amministratore e del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazioni Milano–Cortina che ha posto uno stop – ha aggiunto Fugatti – perché la variazione della sede olimpica deve avvenire col voto di maggioranza dei consiglieri. Il 13 dicembre la Provincia ha inviato una nota a Malagò confermando l’interesse per fare di Miola un centro federale della velocità e l’hockey e per l’arco, e la disponibilità per le olimpiadi giovanili del 2028. Il 20 gennaio sono stati resi pubblici i motivi della scelta e si è approvata la delibera per il rilancio dell’altipiano pinetano. Quindi c’è la volontà di ammodernare radicalmente l’impianto per farne un centro di eccellenza per il ghiaccio e il tiro con l’arco”.

Secondo il consigliere provinciale Luca Zeni, “i motivi sono altri: prima di tutto i tempi che ormai erano troppo stretti. Insomma, si è andati talmente lunghi che ci si è resi conto che il rischio di non farcela era troppo grande. Un danno per l’immagine di efficienza del Trentino, tutt’altro che una bella pagina per la nostra Provincia”.

L’auspicio, ha detto invece la consigliera provinciale dei Verdi Lucia Coppola, è che gli investimenti che il Coni ha annunciato per Piné – 30 milioni per l’impianto e 20 milioni per risanare il lago e l’ambiente – “servano davvero a rilanciare l’Altipiano”.

“Tutti siamo stati presi un po’ in giro – ha commentato Pietro De Godenz (UpT) – per il più importante evento sportivo che il Trentino organizzerà nei prossimi 100 anni”.

Mercoledì 8 febbraio alle 10 ci sarà la replica del presidente e il voto delle risoluzioni.

AGGIORNAMENTO

In Consiglio provinciale è stata accolta la risoluzione di Katia Rossato, consigliera di Fratelli d’Italia, che impegna la Giunta ad arrivare in tempi veloci alla sottoscrizione dell’accordo con il territorio comunale (già realizzato) e ad inserire tra gli interventi la pista ciclabile, dando priorità alla tratta Pergine-Baselga di Piné. Rossato ha chiesto alla Giunta di “impegnarsi a mantenere le promesse, sostenendo il territorio, anche se l’indotto non sarà lo stesso del progetto originale”.

Sono state invece respinte le risoluzioni proposte da Alex Marini (5 Stelle) e dal Partito Democratico. La prima impegnava la Giunta “a far sì che il Coordinamento provinciale per le Olimpiadi 2026 produca una relazione tecnica puntuale sull’impatto attuale e futuro degli impianti costruiti in Trentino” per le Olimpiadi e “un piano di legacy, ovvero di gestione e manutenzione post-olimpica”. La seconda domandava alla giunta di “riconoscere le incongruenze e l’approssimazione del percorso che ha portato alla rinuncia dello svolgimento delle gare di pattinaggio” e a “scusarsi con la comunità trentina per la figuraccia internazionale a cui ha esposto il Trentino”.