Al Teatro Sociale di Trento andrà in scena “Mine Vaganti”, uno spettacolo del pluripremiato regista e sceneggiatore Ferzan Ozpetek, da giovedì 2 a domenica 5 febbraio.
È la prima volta che Ozpetek si confronta con la regia teatrale, mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici. Il cast è composto da Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erik Tonelli e Carmine Recano, con la partecipazione di Simona Marchini. Una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo.
Mine Vaganti uscì per la prima volta nelle sale cinematografiche italiane nel 2010, facendo registrare ben presto un grande successo di pubblico e di critica (2 David di Donatello e 5 Nastri D’Argento sono solo alcuni dei riconoscimenti ottenuti).
Come si trasportano i sentimenti, i momenti malinconici, le risate sul palcoscenico? “Questa è stata la prima domanda che mi sono posto, e che mi ha portato un po’ di ansia, quando ha cominciato a prendere corpo l’ipotesi di teatralizzare Mine vaganti – ha confessato lo stesso Ferzan Ozpetek -. La prima volta che raccontai la storia al produttore cinematografico Domenico Procacci, lui rimase molto colpito aggiungendo entusiasta che sarebbe potuta diventare anche un ottimo testo teatrale. […] Certo, ho dovuto lavorare per sottrazioni, lasciando quell’essenziale intrigante, attraente, umoristico. Ho tralasciato circostanze che mi piacevano tanto, ma quello che il cinema mostra, il teatro nasconde, e così ho sacrificato scene e ne ho inventate altre, anche per dare nuova linfa all’allestimento”.
In scena ci sarà sempre la famiglia Cantone, proprietaria di un grosso pastificio, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli. Tutto precipiterà quando uno dei due si dichiarerà omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per aprirsi ai suoi cari e vivere nella verità.
“Ho realizzato una commedia che mi farebbe piacere andare a vedere a teatro, – ha aggiunto Ozpetek – dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce”.
FOYER DEL TEATRO
Per il nuovo incontro in calendario, previsto in Sala Chiusole (Palazzo Festi – Teatro Sociale) venerdì 3 febbraio alle ore 18, la dott.ssa Sara Zanatta, sociologa presso la Fondazione Museo storico del Trentino, dialogherà con il cast dello spettacolo.
INFO E BIGLIETTI
Biglietti acquistabili online su www.boxol.it/centrosantachiara/it e presso le Casse del Teatro Sociale e del Teatro Auditorium.
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