Ha sollevato non poche perplessità la pista da sci allestita in via Belenzani, a Trento, per il cinquantesimo anniversario della Marcialonga di Fiemme e Fassa.
Sono stati più d’uno i presidi organizzati nella giornata di oggi dalle associazioni ambientaliste. Extinction Rebellion Trentino Alto Adige è sceso in piazza con dei volantini informativi “per evidenziare – dicono gli attivisti – la totale incongruenza dei nostri politici in occasione della presentazione della Marcialonga, per la quale hanno fatto preparare una finta pista da sci innevata nel pieno centro di Trento nonostante la temperatura abbia sfiorato i 12 gradi centigradi”.
“Diversi camion – aggiungono gli attivisti di Extinction Rebellion – hanno percorso quasi 1000 km (in totale) per portare tonnellate di neve dalla val di Fiemme in centro a Trento per creare una pista da sci di fondo che per meno di 12 ore servirà a presentare la Marcialonga. Questa gara è patrimonio di tutto il Trentino ed è legittimo festeggiare il suo 50° anniversario ma non è possibile continuare a ignorare il contesto climatico in cui ci troviamo”.
Poco fa il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha risposto sui social alle critiche. Pochi giorni fa, infatti, a margine della conferenza stampa post Giunta comunale, affermava che “di per sé l’innevamento artificiale non è una cosa che è contro la sostenibilità”, aggiungendo anche che “l’importante sarebbe che tutti quanti facessimo dei passi avanti. L’opinione mia e del Comune – proseguiva – non è quella di rinunciare allo sci, ma di porsi il tema della sostenibilità”.
Extinction Rebellion scrive invece: “Una finta pista da sci di fondo in pieno centro a Trento appare da un lato un inspiegabile spreco (di acqua, di energia, di emissioni superflue – stimate in più di una tonnellata di Co2) e dall’altro una distorsione dell’immaginario di sostenibilità. Si può pensare che un evento simile non sia certo un dramma ma la politica è fatta di simboli e deve dare l’esempio a tutta la comunità”.
Il sindaco di Trento, in un post su Facebook, precisa che “il Comune di Trento non ha speso un euro per la neve in via Belenzani” e che “non ha deciso l’allestimento della pista da fondo, ma ha solo concesso l’autorizzazione agli organizzatori della Marcialonga”.
Spiega poi il motivo per il quale l’amministrazione comunale ha dato l’okay all’idea proposta per l’inaugurazione: “La ragione per la quale abbiamo concesso l’uso di via Belenzani e di piazza Duomo è legata all’importanza della ricorrenza: i 50 anni di una delle più importanti manifestazioni sportive invernali al mondo, nata e cresciuta in Trentino. Un appuntamento del tutto eccezionale, per il quale abbiamo accettato si derogasse – pur in minima parte, perché la neve trasportata è davvero poca – al rigore con il quale questa Amministrazione affronta la questione della sostenibilità”.
“Quanto alla sostenibilità – aggiunge il sindaco Ianeselli – io credo sia qualcosa di più e di diverso da un singolo evento. La sostenibilità per me è quella che costruiamo giorno per giorno, ampliando la rete delle ciclabili, installando i pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici o aumentando la raccolta differenziata. Lo dico nella consapevolezza del valore dei simboli, a cui in futuro bisognerà prestare maggiore attenzione”.
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