“La vicenda Olimpiadi 2026, con la poco sportiva e poco equa ‘competizione’ Piné – Torino, i prossimi giorni vedrà finalmente il suo epilogo. La nostra amministrazione sta valutando le opzioni sul tavolo con la Provincia di Trento. Non possono certo essere trascurate le condizioni al contorno che stanno interessando la vicenda. L’esito non è scontato e dipende dalla consistenza delle ‘contropartite’ proposte sia in termini di entità che di certezza”.
Questo il commento del sindaco di Baselga di Piné, Alessandro Santuari. Sembra, infatti, allontanarsi sempre di più la prospettiva delle Olimpiadi 2026 a Baselga di Piné. Venerdì 20 gennaio, il presidente del Coni Giovanni Malagò sarà in Trentino insieme al presidente della Federazione Ghiaccio Andrea Giois e al presidente della Federazione Italiana di tiro con l’arco Mario Scarzella, “per formulare una proposta sportiva al Trentino e a Baselga di Piné”, annunciava ieri il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
“Rappresento certo una piccola comunità montana rispetto alla metropoli piemontese – scrive Santuari in una nota – ma devo tutelare gli interessi e le attese di un popolo che crede nello sport, che conta sul rilancio del territorio grazie all’Evento Olimpico 2026, che ha radici nel pattinaggio documentate dagli anni ’20 del secolo scorso, che ha campioni olimpici tra i residenti, che ha campioni attuali che non potranno disputare le gare del 2026 nello stadio di casa”.
Santuari conclude infine: “Saranno per qualcuno aspetti di scarso rilievo, ma posso confermare che la ‘piccola’ comunità montana di Piné, che a larghissima maggioranza ha approvato il progetto in Consiglio Comunale e ha combattuto due anni per arrivare fin qui, non cederà il passo senza garanzie adeguate per lo sviluppo sportivo, turistico ed economico dell’Altipiano di Piné”.
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