Sarà esposta fino al 9 gennaio presso la hall di Trentino Sviluppo, in via Zeni 8 a Rovereto, dove potrà essere ammirata, la nuova automobile Bermat, prima casa automobilistica trentina di sportcar totalmente personalizzabili, dal peso contenuto di 985 chilogrammi, con una potenza di 400 cavalli che la spingono da 0 a 100 km/h in appena 4 secondi.
L’auto di Bermat, azienda con sede in Polo Meccatronica, ha una carrozzeria in fibra di carbonio, porte ad ali di gabbiano, cambio sequenziale a 6 rapporti ad innesti frontali e un powertrain da 400 hp e 450 Nm. È stata progettata e realizzata con le migliori tecnologie, facendo ampio ricorso anche alla stampa 3D. In particolare, per quest’ultima tecnologia, grazie alla partnership con ProM Facility, il laboratorio di prototipazione e sviluppo prodotto di Polo Meccatronica, sono state realizzate alcune importanti componenti metalliche dello sterzo.
L’impresa dell’avvocato Matteo Bertezzolo, fondatore di Bermat, nasce nel 2015, quando Bertezzolo dà vita a una startup innovativa che si propone un obiettivo ambizioso: diventare una casa automobilistica di nicchia, dove offrire a clienti la possibilità di customizzare attraverso un apposito software ogni aspetto, anche meccanico, della propria vettura, andando di fatto a progettarla da zero e rendendola quindi unica. Nata in seno all’acceleratore hardware Industrio Ventures e insediata in Polo Meccatronica, la startup, ormai cresciuta e diventata PMI, ha chiuso con successo due campagne di equity crowdfunding a cui ha preso parte anche Trentino Sviluppo in veste di finanziatore istituzionale e oggi conta su importanti investimenti da parte di Invitalia e altri investitori privati. “Di fatto – spiega Matteo Bertezzolo – siamo diventati la prima casa automobilistica made in Trentino. Fondamentale nel percorso è stata la vicinanza della nostra sede al laboratorio ProM Facility. Lì ci sono macchinari tecnologicamente avanzati, come scanner, software e stampanti 3D che ci hanno molto aiutati nella fase di progettazione, ma anche poi nella successiva fase di realizzazione delle componenti”.
La PMI ha sviluppato un telaio micro-modulare (denominato TMM) brevettato a livello internazionale, che, assieme al proprio configuratore on line, permette di ottimizzare il processo realizzativo di auto sportive biposto, personalizzabili a 360 gradi, ottimizzando tempi e costi di realizzazione, facendo vivere al cliente l’esperienza di potersi costruire una macchina unica, senza dover spendere milioni di euro. Il TMM è stato montato sulla nuova Bermat GT-Pista. La sportcar – il cui nome omaggia la cultura della Gran Turismo all’italiana da gara – è stata costruita con il supporto di JAS Motorsport e il design dello Studio torinese Camal.
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